Quando la cute è esposta a elevate temperature, sostanze chimiche o radiazioni può subire una lesione a volte anche grave. Questa lesione è detta ustione o scottatura.
Dato che almeno una volta nella vita è capitato a tutti, è utile sapere come comportarsi. Non tutte le ustioni sono uguali ma vengono classificate in base alla gravità. Quanto più è profonda più è grave.
Esistono ustioni di primo, secondo e terzo grado. Le ustioni di primo grado sono le meno gravi, sono ustioni minori che coinvolgono solo la parte più superficiale della pelle, detta epidermide, lasciando intatti gli strati cutanei e i tessuti sottostanti. La cute rimane intatta ma risulta arrossata, gonfia e dolorante. Ne fanno parte le comuni scottature solari, dovute a un’eccessiva esposizione ai raggi solari. Si riconoscono perché effettuando una pressione con un dito sulla pelle arrossata rimane temporaneamente bianca nel punto di contatto. Possono guarire da sole in circa dieci giorni, senza lasciare segni.
Le ustioni di secondo grado sono delle lesioni più profonde che si estendono fino al derma, lo strato più interno della nostra pelle. A differenza di quelle di primo grado compaiono vesciche e bolle piene di liquidi (fittene) e possono essere dolorose, cicatrizzano in circa 2 settimane. Le ustioni di terzo grado, infine, sono le più gravi perché potrebbero coinvolgere muscoli e nei casi più gravi anche le ossa.
È scontato dire che queste ustioni vanno trattate solo da un medico. Richiedono almeno 3 settimane per guarire e lasciano segni nella parte ustionata. Se capita di bruciarsi non bisogna farsi prendere dal panico e decidere in base alla gravità. È necessario andare al pronto soccorso per una visita soprattutto se le ustioni interessano anche i tessuti sottostanti: colpiscono una grande superficie corporea e se sono localizzate su faccia, mani, piedi, genitali causano dolore intenso.
In caso di ustioni leggere, di primo grado, la prima cosa da fare è immergere la parte interessata in acqua fredda, almeno per cinque minuti, perché non solo ha un effetto antidolorifico ma interrompe il processo distruttivo che continua anche quando la parte è stata allontanata dalla fonte di calore. Bisogna evitare di porre la lesione sotto l’acqua corrente in modo da non irritare ulteriormente la pelle. Pulire la parte con soluzioni delicate, idratanti e disinfettanti specifiche, non alcol e non acqua ossigenata, ripetendo l’applicazione nei giorni seguenti. Disinfettare è importante perché la pelle ustionata perde la sua capacità di difenderci dai microrganismi. È bene utilizzare un unguento a base di vaselina sulla pelle pulita in modo da creare una barriera protettiva e in grado di mantenere l’idratazione della pelle o anche una crema a base di aloe molto lenitiva. Se si ha dolore si può assumere un antidolorifico per via orale o usarne uno per via topica. In caso di ustioni di secondo grado, come per quelle di primo, immergere la zona in acqua fredda fin quando non smette di far male e pulire la pelle.
A questo punto bisogna applicare una garza grassa che non è altro che una garza imbevuta di sostanze medicamentose che variano a seconda della ferita da curare. Una medicazione che, oltre a proteggere, contribuisce attivamente alla rigenerazione del tessuto danneggiato. Possono essere imbevute di acido ialuronico che crea le condizioni per la rigenerazione della pelle, e/o sulfadiazina argentica che serve a proteggere la pelle lesa dall’eventuale contaminazione microbica. A seconda della gravità e dell’estensione delle zona, il medico potrebbe prescrivere antibiotici per uso topico o per uso orale per ridurre il rischio di infezioni. Non applicare olio d’oliva o burro perché possono intrappolare il calore e facilitare il passaggio di microrganismi nocivi, neanche dentifricio perché crea irritazione e bruciore per la presenza di mentolo.
In caso di ustioni gravi non bisogna applicare creme, non bisogna tentare di staccare gli indumenti o altri oggetti che sono rimasti attaccati e bisogna contattare subito un medico. Esistono vari medicinali per uso topico che possono essere utilizzati per le ustioni minori: i più conosciuti sono Foille, perché è presente un anestetico, un disinfettante e un antibatterico, ottimi anche Connettivina o Ialuset, che contengono acido ialuronico in grado di stimolare i processi rigenerativi della pelle e ne contrasta la disidratazione. È bene trattare l’ustione come qualsiasi altra ferita solo con un po’ più di attenzione per evitare di infettarla: spiegate al vostro farmacista l’accaduto e vi aiuterà a scegliere la giusta medicazione.