Il caldo in questo periodo può causare quei famosi puntini rossi tipici nei bambini e neonati. Questo problema è nient’altro che una comune dermatite da sudore che colpisce sia bambini, la sudamina appunto, che gli adulti, chiamandosi miliaria.
Il sudore regola la nostra temperatura corporea mantenendola su valori stabili intorno ai 37 gradi. Il neonato nei primi mesi di vita non ha un sistema completo di ghiandole e dotti sudoripare, non è ancora in grado di gestire in modo autonomo la produzione del sudore e di conseguenza la regolazione della corretta temperatura corporea. Soprattutto in presenza di temperature e umidità elevate il sudore può ristagnare e provocare dermatiti. La pelle si presenta ruvida al tatto perché si formano delle piccole vescicole, dei puntini rossi e a volte anche con un leggero prurito, sintomi che tanto allarmano i genitori.
Le zone in cui si riscontrano maggiormente i puntini sono quelle in cui si suda di più, ovvero collo, nuca, ascelle, piedi, tronco, le gambette, l’inguine, ma anche tutte le zone del corpo particolarmente strette dagli indumenti, praticamente quasi tutte. A volte questi puntini/vescicole si presentano anche a seguito di contatto con gli alimenti. Capita che il bambino nella scoperta del cibo tenda a spalmarsi gli alimenti addosso e compaiono i puntini rossi che fanno pensare subito ad una allergia. In realtà si tratta di una semplice reazione epidermica all’istamina contenuta in certi alimenti come ad esempio pomodori, spinaci, formaggi, frutta secca, pesce, melanzane e tanti altri. È una reazione normale e passeggera.
Quando è presente anche un leggero prurito, la sera si può applicare una crema antistaminica e nei casi più difficili si può ricorrere ad un antistaminico per bocca, consultando sempre prima il pediatra. Se però il sintomo persiste è probabilmente associato al caldo e alle alte temperature: in questo caso si può ipotizzare che si tratti della famosa sudamina. Se oltre ai puntini si presenta anche la febbre potrebbe essere la sesta malattia, in questo caso è bene contattare il pediatra per distinguere il problema.
La sudamina è una cosa comune e non deve destare preoccupazione perché dipende da un’iper produzione di sudore che i bambini non riescono ad espellere completamente. È un problema per fortuna passeggero, che se trattato nella maniera corretta e non lasciato a cronicizzare passa così com’è venuto. Bisogna evitare situazioni particolarmente calde per i bambini, loro non riescono a dire ho caldo/freddo: non bisogna vestirli troppo, ma adeguatamente; bisogna preferire dei vestiti di cotone, di lino ed evitare indumenti troppo stretti. Un’altra cosa importante è lavare nel modo corretto i bimbi: fare un bagno veloce, anche con amido di riso, in modo da non far macerare in acqua la pelle, o docce frequenti in modo da lavare lo strato di sudore utilizzando degli oli lavanti per ripristinare il film idrolipidico e aiutare la pelle delicata del bimbo rendendola morbida. L’acqua deve essere rinfrescante, né ghiacciata ma neanche bollente. Dopo il bagnetto bisogna asciugare bene la pelle, non strofinando ma tamponando con una asciugamano, ci si può aiutare con delle creme emollienti non troppo grasse per rendere morbida la pelle senza ungerla troppo.
Alla base deve esserci una adeguata idratazione del bambino, quindi acqua e frutta, che si deve offrire continuamente anche a mo’ di gelatini di frutta, in modo da apportare la giusta quantità di acqua, mentre nei neonati vanno bene acqua e latte materno. Evitare di stare a lungo a contatto con la pelle del bambino, per evitare di creare un’irritazione a causa del sudore e applicate un telo di cotone o lino così da non farlo sudare di più. Il bambino con la pelle irritata dalla sudamina non va esposto al sole altrimenti peggiora la situazione.
Questi consigli sono validi anche per gli adulti quando presentano gli stessi sintomi. Una volta avuti questi accorgimenti, la pelle ritornerà velocemente alla normalità.