Per gli amanti del caldo l’estate è il periodo migliore dell’anno, ma molte persone purtroppo non lo sopportano. Quando ci sono cambiamenti di temperatura repentini e si passa da un clima abbastanza fresco ad un caldo eccessivo, si può manifestare uno stato di stanchezza, una spossatezza generale. Quando c’è un giorno più caldo e un altro più fresco, il nostro corpo si deve adattare e si può riscontrare uno stato di stanchezza, di indebolimento generale: è normale e lo si giustifica con il clima estivo.
A risentirne maggiormente è la pressione arteriosa. Il caldo agisce da vaso dilatatore e nel nostro organismo si ha un aumento del calibro arterioso e venoso, che da un lato facilita la circolazione del sangue, ma dall’altro riduce i valori di pressione sanguigna. In questo periodo non bisogna misurare la pressione spesso ma solo se si avvertono strani sintomi. Infatti capita che la pressione si modifichi e in soggetti ipertesi si ha un repentino abbassamento di pressione. In questi soggetti bisogna rimodulare la terapia in modo da ripristinarla con valori nella norma, che sono tra 120-140 la massima e 70-90 la minima, se però si riscontra una riduzione significativa al di sotto di 120, vuol dire che la terapia e il caldo stanno riducendo i valori della pressione e dato che non si può modificare il clima si deve modificare il dosaggio del farmaco, fino a portare i valori della pressione di nuovo in media, stabile.
Chi invece ha una pressione nella norma e con il caldo sente che è in calo può aiutarsi assumendo sali minerali come magnesio e potassio o seguire una dieta leggermente più ricca di sale, aiutando così a ripristinare i valori nella norma. Anche sbalzi repentini di temperatura possono dare spossatezza, come ad esempio entrare sudati e accaldati in un negozio con l’aria condizionata molto forte, questo perché il freddo provoca l’effetto opposto del calore determinando una riduzione rapida del calibro delle arterie, principalmente nelle arterie più piccole, quelle del microcircolo, modificando così il calibro del microcircolo auricolare causando vertigini.
A volte si percepiscono vertigini anche quando si cambia posizione in modo troppo rapido dando sensazione di instabilità: questo è dovuto a variazioni di pressione. Può capitare che con il caldo si abbia un mancamento, uno svenimento: quando succede bisogna lasciare la persona a terra non facendola rialzare e sollevare leggermente le gambe in modo da ripristinare il ritorno venoso riequilibrando la pressione.
Appena stabilizzata lasciare le gambe a terra e aspettare che si alzi. In questo periodo con la mascherina si percepisce una mancanza d’aria perché evidentemente è stata usata più del dovuto e non riesce più a filtrare: cambiatela spesso e usate le chirurgiche che sono più leggere. Bisogna bere più acqua fresca, non fredda, o anche tisane calde, questo perché anche se il freddo dà un refrigerio immediato genera un riflesso che aumenta la necessità di dispersione del calore e quindi la sensazione immediata di abbassare ancora la temperatura, non eliminando la sensazione di sete. Un modo per sentire refrigerio è bagnarsi o coprirsi la testa, perché si va a coprire direttamente il centro della temperatura nel cranio.
Per questo è un’ottima abitudine indossare il cappello. In casa è bene mantenere fresco e far ventilare l’ambiente, non bisogna impostare il condizionatore a meno di 21 gradi in modo da poter uscire di casa senza avere effetti collaterali.
Si possono avvertire gambe stanche e gonfie questo è dovuto all’aumento del calibro dei vasi circolatori, si può assumere un integratore a base di vite rossa, mirtillo, centella o anche un medicinale con diosmina che rafforzano la parete dei vasi in modo da ridurre la vasodilatazione.
Possono aiutare a provare sollievo al gonfiore delle creme specifiche per le gambe. Conservatele in frigorifero così quando le applicate sono fredde e si ha un momentaneo restringimento dei vasi così da sgonfiarle. Quindi ora è bene ripetere concetti risaputi ma sempre validi: non uscire nelle ore più calde, bere con regolarità bevande fresche ma non fredde, consumare pasti leggeri e frequenti, con molta frutta e verdura, rinfrescare e ventilare gli ambienti domestici, indossare capi leggeri, non esporsi al sole in modo prolungato e statico, perché aumenta la temperatura corporea e crea una condizione di stasi dal punto di vista circolatorio che potrebbe favorire la comparsa di svenimenti.