Una patologia molto comune, ne soffre circa il 93% della popolazione, è l’herpes.
Ne esistono vari tipi che possono affliggere diverse parti del corpo: herpes simplex di tipo 1 è quello labiale, herpes simplex di tipo 2 è quello genitale e l’herpes zoster, che è comunemente chiamato “Fuoco di Sant’Antonio” è lo stadio maturo della varicella.
Il virus dell’herpes una volta contratto rimane nel nostro organismo passando da latente ad attivo. Spesso si associa alla febbre ma non è corretto. L’Herpes labiale si riconosce da vesciche bianche trasparenti contenenti molto virus, di solito al margine delle labbra. È molto contagioso principalmente per chi non ha mai contratto questo tipo di infezione. Erroneamente si crede che coinvolga solo le labbra ma può seguire il nervo del trigemino e può colpire la mucosa interna della bocca, quella olfattiva e a volte anche l’occhio causando una infezione della cornea (cheratite erpetica).
Dal virus non si guarisce ed è infido perché può nascondersi e riattivarsi a seguito di stress o altri eventi. All’inizio le vesciche sono pruriginose, danno dolore, si ha la sensazione che punga. Poi una volta che matura le vescicole scoppiano e si formano le croste, a quel punto non è più contagioso. Non bisogna confonderle con le afte. L’afta è una lesione della bocca, non è virale, nella maggior parte dei casi è dovuta a fattori banali come carie dentali, calo di difese immunitarie, piccole ferite sulla lingua, ipersensibilità ad alcuni alimenti come il cioccolato, pomodori. Anche i farmaci creano le afte come effetto collaterale come ad esempio gli antibiotici, antipertensivi o i bronco dilatatori.
La soluzione per le afte è fare una igiene orale più frequente e accurata, anche con sciacqui di acqua e bicarbonato. L’herpes è contagioso a qualsiasi età, anche nei primi mesi di vita. Bisogna stare attenti a baciare i neonati: spesso si pensa che baciarli sulle mani non causi problemi, ma, se è presente l’herpes è pericoloso.
I bambini si stropicciano gli occhi con le mani e se sono state baciate da chi è contagiato possono trasmetterlo. I soggetti con le vescicole sono altamente contaminanti e non devono assolutamente toccare chi ha le difese immunitarie basse come i pazienti oncologici o trapiantati.
L’herpes può essere riattivato dai raggi ultravioletti, infatti per chi ne soffre è importante applicare la protezione solare. I raggi UVB causano eritema e possono andare ad irritare la pelle tramite rilascio dei mediatori dell’istamina, mediatore dell’infiammazione, andando a risvegliare il virus dormiente.
La variazione ormonale a cui le donne sono sottoposte ogni mese con il ciclo mestruale può risvegliare il virus. Un’altra causa è lo stress prolungato: si produce noradrenalina e cortisolo che vanno ad inibire l’azione dei linfociti t, quindi del nostro sistema immunitario. Anche il forte consumo di arginina può essere dannoso. Questo aminoacido che è presente in noci, cioccolato, frutta secca, è fondamentale per la struttura del virus che è parte costituente del capside (la testa del virus) e vanno ad incrementarlo e a risvegliarlo.
Il trattamento più comune è l’utilizzo di pomate a base di aciclovir messa continuamente sulla lesione. Bisogna stare attenti perché l’aciclovir andando a seccare le vescicole tende a seccare anche la pelle desquamandola. Se con la pomata non si hanno benefici, è probabile che il virus sia resistente al principio attivo.
Dopo la guarigione entriamo nella forma di latenza, il virus non è uscito dal nostro organismo e si va a depositare lungo il trigemino e si riattiva in seguito a stress o altre condizioni particolari, alcune elencate precedentemente.
Quando si manifesta la fase acuta dell’infezione la prima cosa da fare è prendere un integratore per rafforzare le difese immunitarie a base di echinacea, vitamina c, estratto di semi di pompelmo o lisina aminoacido antagonista dell’arginina. L’assunzione di lisina blocca la crescita e la riproduzione perché non permette al virus di assorbire arginina. Alimenti ricchi di lisina sono carne, pesce azzurro, latticini, uova, i legumi e la soia.
Anche la spirulina è ricca di lisina e la si può assumere per bloccare il virus. Bisogna proteggere localmente la parte sia dal freddo che dal caldo, dai raggi UVB e bisogna stare attenti anche all’alimentazione evitando i cibi contenenti arginina, cioccolato e frutta secca ed evitare integratori per sportivi per la crescita muscolare che sono ricchi di questo aminoacido.
Bisogna riposare bene, non vivere situazioni di stress e non utilizzare farmaci se non strettamente necessario.