La carenza di ferro determina una condizione patologica che causa l’anemia.
Il ferro è importante perché per la gran parte è presente all’interno di una proteina che si trova nei globuli rossi, l’emoglobina, molecola del sangue, che ha la funzione di trasportare ossigeno ai tessuti. Quando c’è un deficit di ferro, e di conseguenza anche di emoglobina, i tessuti soffrono. Il ferro non è presente solo nel sangue ma anche nei muscoli e in tutti gli enzimi più importanti coinvolti nel metabolismo cellulare. La scarsa ossigenazione di tutti gli organi del corpo, dovuta alla carenza di ferro, porta ad avere sintomi classici come stanchezza, affaticamento, astenia, nausea etc, ma a seconda dell’organo che è maggiormente in deficit, prevarrà un sintomo rispetto ad un altro. Una delle cause principali della carenza di ferro è una dieta poco bilanciata. Tra le categorie a rischio ci sono le donne in gravidanza a causa del fabbisogno del nascituro, ma anche le donne in età fertile per il ciclo, chi soffre di ulcere, gastriti, e retto colite ulcerosa perché si hanno della micro perdite di sangue interne.
Anche alcuni tipi di farmaci condizionano i valori del ferro, principalmente quelli che riducono l’assorbimento di vitamina C (che ne migliora l’assorbimento aiutandolo ad attraversare l’ambiente acido dello stomaco) oppure gli inibitori di pompa protonica (i gastroprotettori) protratti nel tempo.
Il valore da tenere in considerazione nelle analisi del sangue è l’emoglobina: nelle donne il valore minimo è intorno a 12 mentre negli uomini è intorno a 13, sopra i 60 anni i valori diminuiscono leggermente. Uno stile di vita sano può aiutare a tenere lontana l’anemia. In alcuni casi è possibile ridurre la probabilità di sviluppare la malattia seguendo un’alimentazione ricca di vitamine e di ferro. Bisogna mangiare agrumi, banane, verdure a foglia verde scuro, i legumi e i prodotti a base di cereali perché ricchi di acido folico, che associato al ferro è utile nella sintesi dei globuli rossi. La vitamina B12, importantissima per la sintesi dell’emoglobina, è presente nella carne e nei latticini e si trova in alcuni derivati dei cereali e della soia. La vitamina C, utile perché aiuta ad assorbire il ferro, si trova negli agrumi, nel melone e nei frutti di bosco. Il ferro può essere assunto con la carne, i legumi, i cereali fortificati e la frutta essiccata. In caso di valori bassi nelle analisi è sempre bene rivolgersi al proprio medico, in modo da escludere patologie gravi.