Saracinesche abbassate e riunione davanti al Comune di Sala Consilina, così i commercianti di via Matteotti hanno protestato questa mattina contro le Autorità che non intervengono per curare una persona abbandonata che nell’ultimo periodo è diventata un problema di ordine pubblico. Quello che chiedono i commercianti è di prendere provvedimenti urgenti e risolutivi per tutelare la persona e tutti i cittadini.
“Questa protesta è organizzata allo scopo di risolvere un problema annoso – dichiara uno dei commercianti – Non è solo un ragazzo che soffre di alcolismo ma sta creando parecchi disagi. Vorremmo che le autorità competenti lo aiutassero a risolvere il suo problema e di conseguenza risolvere anche il nostro. Ne stanno capitando di tutti i colori, siamo un po’ tutti vittime di questa situazione. Non sappiamo quale strada percorrere e abbiamo anche fatto esposto alla Procura affinché venisse aiutata questa persona che è letteralmente abbandonata. Vogliamo che qualcuno si assuma la responsabilità di aiutarlo. La sua sola presenza inibisce le persone”.
Presenti anche alcuni cittadini che abitano nella zona tra cui l’avvocato Angelo Paladino che ha sottolineato come “la protesta non è contro questa persona che è vittima della vicenda. È abbandonato a se stesso in mezzo alla strada e quasi sempre in preda all’alcool. Il fatto che nel 2014 il Tribunale lo ha dichiarato inabilitato significa che ha delle patologie per cui le autorità competenti, dal Comune al Piano di Zona al dipartimento di Igiene mentale, non possono far finta di niente. È un segno di civiltà aiutare le persone che stanno in difficoltà specialmente se hanno delle patologie. Chi ha patologie deve essere aiutato e questa persona non è aiutata. I cittadini e i commercianti vogliono questo e se possibile vogliono aiutare la persona. Così si aiuta la comunità e si evitano problemi di ordine pubblico. Ci sono stati anche episodi spiacevoli. È una denuncia delle indifferenze, è un grido di allarme rivolto a chi deve decidere. È stato fatto un esposto da parte di 200 cittadini. Capisco la reazione dei commercianti”.
Sono intervenuti per dare spiegazioni e chiarire la situazione anche il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone e l’assessore Luigi Giordano. Come chiarito è prima di tutto un problema di carattere sanitario e il Capitano dei Carabinieri questa mattina si è recato in Procura a Lagonegro.
“La questione parte dal 2014 ed è stato anche fatto un ricorso in Tribunale – spiega Cavallone -. È stato rigettato perché è stato detto che non poteva essere privato della libertà personale. Sono stati fatti molti TSO fin quando si sono potuti fare. Il sindaco lo firma il TSO ma ci deve essere un medico a monte che fa una relazione medica per dire che la persona ha delle patologie. I medici vengono e dicono che lui ha la problematica dell’alcol e non può essere sottoposto neanche ad una siringa per rischi conseguenziali. Bisogna trovare una formula per intervenire, si era anche cercato di nominare un amministratore di sostegno. Sembra che adesso la famiglia abbia preso coscienza di questa situazione, ha una mamma ed anche un fratello e una sorella. Ci sono degli obblighi non solo morali ma anche giuridici nei confronti del parente, il sindaco interviene quando la persona è sola. Sembra che abbiano presentato una istanza almeno per la nomina dell’amministratore. Negli ultimi tempi la situazione è peggiorata, è diventato violento. Credo che con la nomina dell’amministratore riesca a portarlo in una struttura che dovrebbe essere già individuata, questo problema probabilmente verrà risolto”.
– Annamaria Lotierzo –