“In Italia la riforma più urgente è la riapertura dei manicomi“.
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, interviene così durante un’intervista con Bruno Vespa in occasione dell’assemblea Ali che si è tenuta oggi a Napoli presso il Maschio Angioino.
Il noto conduttore di “Porta a Porta” ha intervistato De Luca in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
“Abbiamo anticipato di 20 giorni le misure prese poi dal Governo – le parole – Ci ricordiamo alcune frasi come ‘Milano non si ferma’, ‘Bergamo non si ferma’. Un segretario di partito che è anche un mio amico (Nicola Zingaretti, ndr) è andato a fare un brindisi ma siccome Dio c’è ha beccato il Covid”.
“L’Italia rimane il Paese del fare finta – ha dichiarato – come quando si dice ok alla movida ma mantenendo i due metri di distanza. Si sa che è una grande palla. Per le scuole dicono che dobbiamo mantenere un metro da bocca a bocca, possiamo fare solo gli screening di massa e le mascherine. Non credo alle fesserie”.
Vespa ha proseguito con una provocazione: “Lei praticamente – ha affermato – sta dicendo che siamo governati da una banda di dilettanti”.
“Lei lo ha detto come si dice nel Vangelo – la pronta risposta del governatore – Abbiamo una testimonianza di 15 anni di banalizzazioni e sottocultura”.
“Il sistema informativo – ha concluso – ha avuto il pudore di non ricordare mai che la Regione Campania ha approvato un Piano socio-economico del valore di 1 miliardo e fatto arrivare in due settimane i contributi a 130mila imprese della Campania. E sono orgoglioso di aver dato a 230mila pensionati pensioni più alte. Siamo in Campania, una terra che rischia l’usura. Avevamo il dovere di salvare la vita delle persone e impedire che la delinquenza organizzata mettesse le mani sulle imprese”.
– Claudia Monaco –