Arriva la riparazione per ingiusta detenzione per un 37enne di Agropoli, arrestato nel 2019 con l’accusa di abusi sessuali dalla nipote minorenne. L’uomo era rimasto in carcere fino al 2020.
Come si legge su “La Città” ad eseguire l’arresto furono i Carabinieri della locale Compagnia per via di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania. Anche il Riesame negò la richiesta di scarcerazione.
La svolta è arrivata però quando il Tribunale vallese ha sentenziato l’assoluzione del 37enne per la non sussistenza del fatto, la difesa infatti aveva dimostrato che le accuse mosse dalla ragazza erano inattendibili e tra le prove vi era anche una lettera in cui la ragazza confessava a se stessa che il bambino concepito nel 2016 non era dello zio accusato ma di un altro ragazzo che non aveva voluto riconoscerlo.
L’avvocato dell’uomo ha quindi presentato all’esito dei fatti la richiesta di risarcimento in quanto l’arresto si è rivelato ingiustificato dagli elementi nel corso del giudizio. Erano stati chiesti 100.000 euro per la sofferenza morale e psicologica, oltre ai diritti di immagine, derivante dalla detenzione oltre a 8.000 euro di spese legali.
I giudici della Corte d’appello di Salerno hanno convenuto per un risarcimento pari a 60.000 euro, oltre a 2.300 euro per il legale. La quantificazione viene fuori considerando un indennizzo di 235,82 euro per ogni giorno di custodia cautelare in carcere per un totale di 208 giorni. La somma è di 49.000 euro circa. Al calcolo poi sono state aggiunte le sofferenze morali e patrimoniali patite a causa dell’ingiusta detenzione. A questi sono poi stati aggiunti ulteriori 11.000 euro.
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