Oggi in Campania ricorre la giornata dedicata alla sensibilizzazione del problema del gioco d’azzardo.
Per l’occasione è stato presentato l’Osservatorio della Regione Campania sul fenomeno.
Ad aprire i lavori il Direttore Generale dell’Asl Salerno e Presidente di Federsanità Campania, Gennaro Sosto.
“La Regione – ha affermato Sosto – oggi si spende per un messaggio forte messo in campo con l’Osservatorio, nato un anno fa. I numeri restituiti ci danno delle indicazioni, dei messaggi molto forti. La patologia del gioco è diventata una delle tematiche importanti da seguire in Campania e ci sono dei numeri che fanno capire che bisogna porre attenzione a tale tematica. Mi sono avvicinato proprio in questi ultimi mesi con delle iniziative ASL per sensibilizzare la nostra popolazione, perché in provincia di Salerno abbiamo un’alta incidenza del fenomeno, la più alta rispetto alle altre province della regione. Ma il dato che mi ha colpito di più è il valore della raccolta su scala nazionale che raggiunge una cifra superiore alla spesa sanitaria nazionale. Abbiamo un dato di raccolta che si avvicina ai 136 miliardi e un dato di spesa sanitaria pubblica che si attesta intorno ai 131 miliardi”.
Il Direttore Generale ha inoltre ricordato durante il suo intervento che l’Asl Salerno si impegna per garantire aiuto alle persone che soffrono di ludopatia, un esempio è la struttura a Sant’Arsenio, tra le poche del Mezzogiorno che offre una doppia diagnosi ai pazienti che hanno una particolare complessità del disturbo del gioco d’azzardo.
Le attività sono poi state illustrate dal presidente dell’Osservatorio, il dottor Aniello Baselice.
“La nostra peculiarità – ha affermato Baselice – è quella di costruire insieme dei percorsi, considerando che in questi anni è partito un lavoro di sistema anche sulle possibili soluzioni e progetti da proporre a Regione e istituzioni. Ogni mese abbiamo il nostro periodo di confronto intervallato da diversi progetti. C’è in particolare una cosa che ci colpisce: fino al lockdown il gioco fisico era il terreno privilegiato degli appassionati e l’azzardo telematico era in fase di lancio ma non particolarmente aggressivo. Sicuramente il lockdown ha riversato sulla rete le abitudini degli italiani e abbiamo avuto un’inversione di tendenza: il gioco online che in quel periodo ha cominciato a essere più redditizio. Questo ci fa capire che una regolamentazione sulla rete è tutta da studiare. Ci sono considerazioni da fare su quella terra di nessuno che è oggi il gioco online, soprattutto il payout, cioè un ritorno in vincita che nell’online è maggiore. Il problema dei giovani e dei minori è che sono molto attenzionati dalle piattaforme virtuali per la loro spregiudicatezza digitale. Bisogna quindi lavorare in termini di aggancio e prevenzione. E ancora più importanti sono le competenze da attribuire a famiglia, educatori e scuola”.
Per quanto riguarda la situazione in Campania: è la prima regione in Italia per fatturato online con 10 milioni di euro; prima regione per numero di conti di gioco aperti; è la seconda regione per la raccolta di gioco fisico mentre al primo posto figura la Lombardia. In media nel 2021 ogni campano ha speso 2.460,8 euro tra giocate fisiche e telematiche. E ancora, tra i primati sicuramente non positivi, per la Campania compaiono la più elevata prevalenza del gioco a “rischio d’azzardo” nella popolazione giovanile e la spesa più alta per scommesse, poker e slot online.
Tra i giochi preferiti dei campani si collocano le slot, new slot, video lottery per le quali sono stati puntati 1.531 milioni di euro, seguono Lotto, lotterie e scommesse sportive ed infine scommesse virtuali, Bingo e scommesse a base ippica.
A livello di province Salerno ha un primato poco invidiabile: ogni cittadino gioca in media 2.633,19 euro, seguono Napoli con 2.590 euro e Caserta con 2.555,98 euro.
La Campania ha inoltre il maggior numero di utenti seguiti dai servizi pubblici per il disturbo del gioco d’azzardo rispetto al resto delle regioni maggiormente sviluppate nell’ambito. Nel giocatore, poi, non sono da sottovalutare trattamento e reinserimento della condizione socio economica del giocatore nella famiglia.
“Il modello Campania – ha sottolineato Baselice – è quello che possiamo attivare per il miglioramento della presa in carico dei pazienti attualmente seguiti dai nostri istituti e che ci permette di sviluppare la rete di intercettazione precoce. Fondamentale anche una formazione che riguardi l’assistenza online per i giocatori. Noi come Osservatorio in questo anno ci siamo interessati su quelle che possono essere le risposte, stiamo supportando lo sviluppo di un numero verde a cui può accedere ogni cittadino campano. Una proposta che questo numero venga implementato con un servizio nazionale aperto 24 ore su 24 per garantire sostegno a famiglie con persone a rischio”.
Intervenuto per le conclusioni il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “La sensazione che ho è che abbiamo una società nazionale che è davvero in bilico. Se aggiungiamo a tutto questo l’esplosione dei social e la difficoltà di controllo della penetrazione dei social nella vita e nella formazione di giovani e nell’abbassamento dell’età di sessualizzazione delle giovani generazioni abbiamo un’immagine di una società a rischio di declino, di sofferenza. Le ricadute sono poi drammatiche. Crescono i fenomeni di isolamento dei giovani e crescono elementi di compromissione con le organizzazioni criminali, si moltiplicano gli episodi di violenza. Il problema è un po’ questo: siamo a un bivio di una scelta di fondo, ovvero quale società vogliamo costruire e quanta sofferenza sociale siamo disposti a tollerare. Dopo l’approvazione della legge sul gioco abbiamo sviluppato varie esperienze e l’Osservatorio realizza un lavoro prezioso. Questo ci inorgoglisce e ci motiva ad andare avanti. Sul fronte dei gestori, avete sentito le cifre su gioco e scommesse, stiamo parlando di interessi enormi, a cominciare dallo Stato, che ha bisogno del gioco per fare cassa. Anche nei territori gli interessi che si muovono attorno al tema dei giochi e delle scommesse sono enormi. Serve anche l’intervento dei Comuni ma i Piani Sociali di Zona non trattano i problemi legati al gioco. Qui dobbiamo mettere in campo progetti integrati per fare uno sforzo in più e tentare di governare questo fenomeno. In Campania dobbiamo fare una buona campagna di informazione perché questo tema resta ancora troppo sotto traccia. Il tema è drammatico e pericoloso per i giovanissimi, fuori controllo da parte delle stesse famiglie. Per questo – ha sottolineato De Luca – l’informazione sui rischi che esistono anche nei giochi e nelle scommesse è fondamentale”.
De Luca in conclusione ha rimarcato l’attenzione sul centro di assistenza di Sant’Arsenio che per giugno vedrà il raddoppio dei posti letti e che svolge un lavoro importante per il recupero di pazienti dipendenti da gioco, droghe e alcol.
“Abbiamo una struttura che verrà potenziata e che è una risposta concreta per l’intervento in casi estremi” ha affermato il Presidente campano.