La convivenza forzata con il Covid rende sempre più difficile la vita delle aziende che sono costrette a severe restrizioni in Zona rossa o arancione in quanto classificate come “attività non essenziali”. Soprattutto nei piccoli centri e nei territori dell’entroterra come il Vallo di Diano, le chiusure possono essere avvertite come un pericolo per l’economia locale. Ne abbiamo parlato con Laura Manzolillo, tra i titolari della Manzolillo Siderurgica con sede a Silla di Sassano.
“La nostra attività d’impresa è stata costretta alla chiusura nei primi mesi di pandemia del 2020, poi abbiamo avuto la possibilità di lavorare. Il problema, tuttavia, dal punto di vista finanziario resta e si rendono necessarie misure atte a sostenere gli imprenditori in tal senso” afferma.
E proprio a marzo il lockdown compie il suo primo anniversario. Era il marzo 2020, infatti, quando il Governo decretò la chiusura totale del Paese per tentare di scongiurare il più possibile il diffondersi dell’epidemia da Covid-19. Dopo un anno di convivenza forzata con la pandemia e le misure imposte dalle Autorità per il suo contenimento, alcuni settori sembrano dare un timido accenno di ripresa.
“Il settore siderurgico inizia a vedere la ripresa nei Paesi esteri come la Cina, la speranza è di accelerare questo trend in risalita anche in Europa – continua Laura Manzolillo – Tutto dipende dai sostegni che si troveranno ad avere le imprese che attualmente sono difficoltà, per consentire loro di far ripartire le attività produttive e i consumi delle famiglie“.
– Maria De Paola –