Sembra giunta al termine la querelle tra il Comune di Buccino e la Buoneco S.R.L., cominciata qualche anno fa, per la realizzazione di un impianto di trattamento aerobico di rifiuti a matrice organica.
L’intervento progettuale riguarda la realizzazione di una piattaforma di trattamento rifiuti che si pone quale finalità lavorativa la produzione di un composto attraverso un processo di trasformazione biologico, ma il Comune evidenzia l’impossibilità dell’intervento in base alle peculiarità del territorio e alle caratteristiche dell’impianto.
Nello specifico, la vicenda è iniziata nel 2017, quando la Buoneco acquistò il lotto 18, collocato nella zona industriale di Buccino. L’azienda presentò un progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento a biomasse, ma il Comune, con aziende situate nella zona interessata, si oppose, in quanto si tratta di un’area protetta per la presenza del fiume Bianco.
Dopo il primo fermo, la questione è proseguita per anni a colpi di ricorsi al TAR di Salerno, finché il Comune ha modificato il piano urbanistico della zona industriale, impedendo l’insediamento alle aziende che non siano agroalimentari.
“Da subito abbiamo affermato che non era possibile l’insediamento di questa industria – dichiarato il sindaco Nicola Parisi – per il fiume e perché ci troviamo dinanzi ad un quantitativo gigantesco di rifiuti, di una portata 5 volte più grande dell’impianto di compostaggio di Salerno“.
L’iter per trasformare l’area industriale in distretto industriale alimentare ha portato ad una variazione al PUC per la sola zona industriale, efficace da oggi, poiché è stata pubblicata sul BURC.
– Serena Picciuolo –