Il consigliere comunale di Battipaglia Valerio Longo, capogruppo di Forza Italia, si è recato questa mattina presso l’impianto di compostaggio di Eboli per denunciare le condizioni precarie di lavoro e i cattivi odori che ne derivano.
“Voglio dire al sindaco di Eboli che non è vero ciò che ha detto nei giorni scorsi – dice Longo – Il sito è di proprietà del Comune di Eboli e Cariello la smetta di dire che va tutto bene. Stamattina ho visto con i miei occhi e ho respirato con il mio naso. A nome del consiglio comunale e della città di Battipaglia ti prego di prendere provvedimenti“.
Longo ha poi chiamato una pattuglia delle Forze dell’Ordine chiedendo un sopralluogo. Gli agenti hanno scattato foto e girato dei video di lavori che stanno svolgendo.
“Chiedo nuovamente a Cariello di intervenire – continua – e provvedere alla messa in sicurezza del sito perché la città di Battipaglia sta subendo i danni. Nei prossimi giorni, insieme ad altri consiglieri comunali, effettueremo altri sopralluoghi”.
Il consigliere torna poi sul rogo che ha interessato la città di Battipaglia lo scorso 3 agosto:“Forse condizionato dalle tossine del duro confronto consiliare dove in verità è prevalsa la violenza verbale e la strumentalizzazione, rispetto al ragionamento e al confronto, in alcuni passaggi di una nota di stampa mi sono lasciato prendere troppo dalla polemica con accostamenti fuori luogo che oggi sicuramente non rifarei, ribadendo tuttavia lo spirito del mio intervento ovvero la centralità della politica”.
Per Longo, in conclusione, “è assolutamente necessario riprendere immediatamente il confronto tra i partiti, l’amministrazione, il mondo dell’associazionismo, le categorie produttive, in modo da contrastare efficacemente le emergenze che minacciano la nostra comunità. I rappresentanti di questo fronte si ritrovino intorno allo stesso tavolo per discutere e confrontarsi anche animatamente ma con la capacità di uscire all’esterno come una forza sola contro chi vorrebbe ridurre il nostro territorio ad una sorta di capitale della monnezza“.
– Claudia Monaco –