Il Vallo di Diano nel mirino delle organizzazioni criminali. Intervista al Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca.
- Eccellenza, il quadro che emerge dalle inchieste della Magistratura, nel Vallo di Diano, è a dir poco preoccupante.
“Le ultime notizie rattristano le popolazioni del nostro territorio e turbano la nostra coscienza civica. Dalle inchieste delle Forze dell’ordine, sembrerebbe che una nuova terra dei fuochi stesse per farsi largo nelle nostre zone e per questo motivo mi sento di esprimere tutta la mia gratitudine alle Forze dell’Ordine che stanno impegnando tutte le loro energie per contrastare con grande impegno questi reati, nonché alla Magistratura che mostra, evidentemente, grande attenzione per un territorio che non può e non deve essere terra di conquista della criminalità organizzata”.
- Siamo di fronte ad una questione soltanto ambientale oppure si tratta anche di una questione educativa?
“Esatto. Oltre che di una questione ambientale, qui si tratta fondamentalmente anche di una questione educativa. Ed è triste considerare che, anche nel nostro territorio, ci sia gente portata a privilegiare il profitto, a tutto discapito della salute dei suoi abitanti. Ecco, quindi, che incombe l’obbligo di far maturare il rispetto per la cosa comune non soltanto attraverso la vigilanza ed il contrasto ma anche e soprattutto nel rispetto di un equilibrio che tuteli l’armonia del Creato. Al raggiungimento di questo fine siamo chiamati tutti a dare il proprio contributo: la Chiesa, la scuola, le agenzie educative presenti sul territorio, le famiglie”.
- Eccellenza, sembrerebbe, però, che le ultime indagini propongano fenomeni radicati nel tempo.
“Ed è proprio questo aspetto che mi preoccupa di più. E’ venuto il tempo di costruire, tutti insieme, una barriera solidale contro questa che io continuo a definire spregiudicatezza di un fenomeno che se attecchisce anche nel nostro territorio, non può che portare lutti, morte e distruzione. Sabato prossimo, per quanto mi riguarda, sarò presente fisicamente nella Terra dei fuochi, in occasione della Giornata Nazionale per la difesa dell’Ambiente e del Creato, indetta dalla Conferenza episcopale, per dire anche il mio NO a qualsiasi tentativo di occupazione da parte di interessi criminali tesi a deturpare l’armonia del Creato. Si tratta di un appuntamento importantissimo al quale aveva deciso di partecipare anche Sua Santità Papa Francesco, impedito però dalle vicende legate alla pandemia. Ma i Vescovi della Campania ci saranno, per dare il proprio contributo per opporsi al più orribile dei fenomeni malavitosi, teso a deturpare l’armonia del Creato”.
– Rocco Colombo –