Prima uscita pubblica ufficiale a Potenza, dopo l’insediamento di ieri come Segretario del Partito democratico, per Nicola Zingaretti.
Nel pomeriggio è giunto in Piazza Don Bosco in occasione della campagna elettorale a sostegno del candidato di centrosinistra alle Regionali, Carlo Trerotola.
“Grazie per l’unità ritrovata e la passione messa rispetto a tante divisioni – ha esordito il neo segretario rivolgendosi alla folla accorsa in piazza -. Viviamo un tempo in cui tutti devono sentire la missione di lottare. Il Paese rischia molto, abbiamo alle spalle un decennio drammatico figlio di una crisi economica devastante. L’Italia è stanca di soffrire, negli italiani c’è una paura giusta così come una rabbia comprensibile”.
Poi i riferimenti a Lega e M5S che in queste settimane, attraverso i propri rappresentanti, stanno visitando la Basilicata. “La differenza tra noi e loro – ha affermato Zingaretti – è che noi i problemi li vogliamo risolvere, loro cavalcare e sfruttare contro le persone, senza dare una risposta seria. È una maggioranza di governo guidata con slogan, selfie, parate, tante parole. Ma i fatti veri, i risultati veri quali sono? I fatti veri sono quelli di un Paese che vede crollare la curva della produzione industriale, i fatturati delle imprese, la curva della fiducia di consumatori e commercianti. Il costo dello stop dell’Italia lo pagheremo tutti, soprattutto i giovani che hanno ripreso a fuggire all’estero. Vergognatevi di questo!”.
Duro il commento del segretario su programmi ed azioni del Governo centrale, definito incerto (“Sono d’accordo solo sulla spartizione delle poltrone che li tiene a Roma. Ma quelle poltrone non sono loro, appartengono ai cittadini italiani”).
Particolarmente agguerrito nei confronti della Lega:“Si mantiene solo sull‘odio, che non crea lavoro ma solo disperazione. L’unico che guadagnerà sarà solo quello che gira l’Italia a chiedere voti lucrando sulla speranza”.
“Perché dall’agenda politica è scomparso il tema delle infrastrutture nel Mezzogiorno? -chiede il segretario dem -. Vogliono ancora un Sud che con il cappello in mano chiede l’elemosina”.
Il consiglio che arriva al Governo dalla visita lucana di Zingaretti è di “essere più umile e mettere in campo un altro programma, investendo su infrastrutture materiali, come ferrovie e strade nuove, su quelle immateriali, su infrastrutture della conoscenza, finanziando scuola e ricerca, e sulle infrastrutture del welfare”.
Presenti in piazza anche l‘onorevole Vito De Filippo, unico lucano ad entrare nella Direzione nazionale del Pd, e l’ex governatore Marcello Pittella.
– Chiara Di Miele –