Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni cerca di tamponare l’emergenza cinghiali effettuando operazioni di contenimento della fauna selvatica attraverso la cattura di esemplari vivi. L’Ente procederà alla stipula di un contratto che impegni per un anno un’impresa all’acquisto degli animali.
Le ditte interessate potranno formulare un’offerta che dovrà pervenire all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per posta (via Montesani, snc – 84078 Vallo della Lucania) o mediante consegna diretta allo stesso indirizzo entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 15 settembre.
Il corrispettivo per l’acquisto degli animali è stabilito “a peso”, pertanto l’aggiudicazione avverrà a favore del concorrente che avrà offerto il valore più alto espresso in euro/Kg per i cinghiali vivi catturati.
L’impresa quindi si obbliga ad acquistare dall’Ente e a ritirare i capi di cinghiale vivi catturati nel territorio del Parco, tra cui esemplari adulti maschi e femmine, rossi ovvero esemplari giovani (subadulto) di ambo i sessi, striati ovvero cinghialetti di ambo i sessi nati nell’anno e di almeno due mesi di età. L’impresa provvederà al ritiro degli animali con propri mezzi e proprio personale, con automezzi idonei al trasporto di fauna selvatica, mentre l’Ente provvederà alle catture con proprio personale e mezzi .
– redazione –
Mi chiedo se il parco si è posto il problema dei “vincoli sanitari”, e come intenderebbe risolverlo!
Perche’ solo imprese e non anche privati cittadini che vorrebbero allevarne uno o due per consumo familiare