Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa continua a dimostrarsi particolarmente attento e legato al Salernitano e così, nella giornata di ieri, è stato ospite del Movimento 5 Stelle di Eboli in occasione dell’iniziativa ambientalista #iosonoplasticfree, nata per tutelare l’ambiente e migliorare le proprie abitudini.
“Oggi sono stato in spiaggia a Eboli per sostenere la campagna #iosonoplasticfree del MoVimento 5 Stelle, – ha dichiarato il ministro al margine della giornata ebolitana – che si estendeva dalla costiera amalfitana fino a Sapri. Sono felice che il Movimento abbia accolto il nostro appello, l’abbia fatto suo e abbia a sua volta coinvolto migliaia di cittadini. È stato bello immergersi in una iniziativa piena di passione per l’ambiente e di senso civico. Mi sono state rivolte tante domande sul lavoro del Ministero e sono stato felice di rispondere e vedere i volti soddisfatti delle persone. Perché quello che stiamo facendo è per il bene di tutti e per il bene del nostro Paese. Vedere che #plasticfree sia stato adottato da molte realtà differenti ma che hanno a cuore il proprio territorio mi rende felice“. Presenti, insieme a Costa, anche i portavoce Cosimo Adelizzi, Massimo Misiti, Jessica Costanzo e gli attivisti Arturo Forlano, Luigi D’Arco ed Emiliano Di Biase.
La campagna #plasticfree, tra le linee programmatiche del Ministero dell’Ambiente, mira a bandire l’uso di plastica, specialmente monouso.
“La plastica usa e getta deve essere abolita dall’uso quotidiano, – spiega Costa – perché è dannosa per tutti: per noi, per il mare e per gli animali. Ci sono alternative altrettanto comode all’usa e getta ma che non danneggiano niente e nessuno. Stiamo lavorando con l’ufficio legislativo per favorire l’abolizione di queste plastiche e per la riduzione della loro presenza in mare. Sono convinto che i consorzi, con i quali ho già avviato un’interlocuzione, ci daranno una mano. Quella che stiamo scrivendo è una norma che coinvolgerà anche i pescatori, che potranno portare a terra i rifiuti in plastica pescati con le reti, contribuendo fattivamente alla pulizia del mare. A volte basta un poco di buon senso per rimuovere gli ostacoli che impediscono le buone pratiche“.
Il ministro ha inoltre annunciato che si sta lavorando per poter aumentare la differenziata di qualità e per accelerare l’iter dei decreti “end of waste”. “Molti rifiuti – conclude – non devono essere più normativamente definiti tali per poter essere recuperati, riutilizzati e divenire cosí di nuovo materia prima. Questo significa meno rifiuti da buttare via e una spinta vera, reale, all’imprenditoria dell’economia circolare, e quindi sviluppo e nuovi posti di lavoro”.
– Chiara Di Miele –