Dalla Basilicata fino a diventare amministratore delegato della Ferrari. Lui è Benedetto Vigna, fisico, 52enne di Pietrapertosa, paese del Potentino conosciuto per le sue bellezze e per il “Volo dell’Angelo”.
Dal 1° settembre sarà lui ad assumere l’incarico che in precedenza è stato per primo a ricoprire Enzo Ferrari poi a seguire fino a Luca Cordero di Montezemolo, Jean Todt, Sergio Marchionne e ad interim, prima della nomina di Vigna, John Elkann.
Laureatosi in fisica subnucleare presso l’Università di Pisa nel 1993, nel 1995 ha iniziato a lavorare per la STMicroelectronics. Benedetto Vigna è una eccellenza lucana, una di quelle personalità che hanno fatto strada con studi, sacrifici e grande impegno. Porta la sua firma l’invenzione di un sensore di movimento tridimensionale che è stato inizialmente applicato agli airbag delle automobili. Lo conoscono bene anche gli appassionati della Nintendo Wii visto che ha inventato il sensore che è utilizzato nei comandi senza filo della famosa console. Questi i più famosi dei suoi brevetti ma ne ha registrati più di cento, anche insieme a gruppi di lavoro. Ondanews ha avuto il piacere di sentirlo.
- Dalla Basilicata fino alla nomina di amministratore delegato della Ferrari. Soddisfazione immensa ma anche grande responsabilità, giusto?
“Si, proprio così. Come in tutti i ruoli e lavori c’è grande responsabilità. Per me è un onore straordinario entrare a far parte della Ferrari e lo faccio in egual misura con entusiasmo e responsabilità. In ruoli come questi ci sono sempre oneri e onori e delle scelte giuste da fare, pensando prima agli altri e poi a sé stessi. C’è molto entusiasmo per le grandi opportunità che potremo cogliere. Essere scelto ha destato in me orgoglio e senso di responsabilità”.
- Lei ha lavorato per tantissimi brevetti nel mondo.
“Si, tanti brevetti. Ci sono quelli fatti insieme ai colleghi, io con loro sono uno degli artefici ma dietro c’è stato un lavoro di squadra. Ci sono brevetti differenti, quelli più importanti sono sicuramente quelli che sono stati convertiti in posti di lavoro”.
- Com’è il rapporto con la Basilicata?
“A Pietrapertosa ci sono i miei genitori, c’è mia sorella che vive a Potenza, ho i miei amici. Ci torno almeno una volta all’anno in questa terra. Qui si cerca di staccare, di rilassarsi. Ritorno un po’ alla vita di quando ero piccolo. Si, sono nato a Potenza, ma ho vissuto a Pietrapertosa fino a 10 anni, e il legame con questa terra è sempre forte e ci torno volentieri”.
- Ha ricevuto anche il Premio Heraclea, un riconoscimento importante per i lucani che si distinguono nel mondo.
“Si, è una gran bella soddisfazione, mi fa davvero piacere ricevere questo Premio e sono davvero orgoglioso di essere lucano”.