Dopo l’annuncio da parte del Governatore De Luca dell’approvazione del nuovo Piano Ospedaliero della Regione Campania da parte del Ministero, interviene anche il Gruppo Cittadini Attivi Provincia di Salerno.
“Il famoso Piano Ospedaliero, che da mesi sta tenendo banco e che ha regalato vanto e gloria alla maggior parte di coloro i quali, sedendo nelle istituzioni, hanno precedentemente omesso di conoscere i previsti tagli eccedenti arrivare al 50% entro il 2020 – dichiara il Gruppo – non è stato ancora approvato dal Governo ed ora si auspica che l’approvazione avvenga entro il 31 dicembre, come da dichiarazione resa dal Governatore ed attuale Commissario alla sanità della regione Campania, dottor Vincenzo De Luca”.
Il Gruppo in questione chiede al Governatore Commissario Vincenzo De Luca “come intende risolvere la probabile conseguenza della chiusura dei Punti Nascita dei presidi ospedalieri di Polla e Sapri, nell’ipotesi di un diniego dell’approvazione del Piano di rientro dal disavanzo, non essendovi ad oggi, nonostante le esclamazioni di giubilo da più parti con rivendicazione di meriti che, di fatto, non trovano riscontro nell’ufficialità delle istituzioni, alcuna notizia di annullamento del decreto commissariale di chiusura. Come è normativamente conciliabile la proposta di mantenimento dei Punti Nascita di Polla e Sapri, formulata nel piano di rientro, con la necessità di accompagnare la stessa con una richiesta di deroga entro il 31 dicembre e dopo aver sentito il parere del Comitato Percorso Nascita Nazionale per evitare la chiusura dal 1 gennaio 2019?”
Cittadini attivi si pongono anche domande sul fatto che i presidi ospedalieri del Vallo di Diano e Golfo di Policastro siano inseriti nel piano Dea di I livello.
“Come è normativamente conciliabile la proposta di classificazione dei presidi di Pronto Soccorso di Polla e Sapri quali Dea di 1° livello con i parametri, tuttora vigenti, fissati dal decreto ministeriale che stabilisce che i presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, sono strutture dotate di sedi di Pronto Soccorso, invece i presidi di 1° livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di dipartimento di emergenza accettazione Dea di 1° livello “, essendo i bacini di utenza di Polla e Sapri inferiori a 150.000 abitanti e non essendo stati modificati i parametri della normativa nazionale? Come può il Ministero della Salute accettare la richiesta di proroga di chiusura dei Punti Nascita di Polla e Sapri, se nella stessa è fatta specifica richiesta di inficiare la normativa nazionale valida su tutto il territorio e che andrebbe a creare precedenti che si ripercuoterebbero sulla chiusura dei punti nascita siti nei presidi ospedalieri sparsi sul suolo nazionale?”
– Annamaria Lotierzo –