Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tenuto una conferenza stampa questa mattina in risposta alla decisione del Governo di impugnare la legge regionale sul terzo mandato.
“Noi modesti artigiani della politica abbiamo avuto tutta questa attenzione per ‘paura politica’. Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza – ironizza De Luca riferendosi al Governo – Date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati. Si chiama democrazia”.
Il secondo elemento citato dal Presidente De Luca è la caratteristica che accomuna molti di quelli che parlano di terzo mandato e della Campania: “La totale indifferenza alle persone in carne ed ossa. La totale indifferenza al destino di un territorio. Avete sentito qualcuno parlare della Campania in termini di problemi della gente? La Campania è nient’altro che oggetto di scambio politico per il Governo“.
Secondo De Luca la “politica politicante” si sovrappone ai problemi concreti del territorio: “Faremo una battaglia di liberà e di civiltà. Cercheremo di spiegare ai giovani cos’è una democrazia viva, che è in grado di liberarsi da quelli che pensano di poter decidere per gli altri”.
Il terzo problema sollevato da De Luca riguarda lo Stato di diritto:“E’ del tutto evidente che la decisione del Governo è ‘contra personam’. La domanda che poniamo è questa: Ha ancora senso la scritta nei tribunali ‘la legge è uguale per tutti’? E’ vergognoso come sia stato calpestato questo diritto”. Il riferimento è al Veneto, dove, secondo De Luca, “non si può parlare di terzo mandato, perché Zaia lo ha già concluso senza che nessuno abbia detto nulla”.
Per avallare la sua tesi De Luca ha portato come esempio la legge regionale approvata dalle Marche e dal Piemonte riguardo al secondo mandato. “Incredibilmente il Governo non ha impugnato quelle leggi. Noi abbiamo approvato una legge che recepiva il secondo mandato, ma il Consiglio regionale ha approvato il secondo mandato in termini di flessibilità, consentendo di completare i lavori in corso – ha precisato – Il Governo nazionale non ha avuto nulla da eccepire rispetto a leggi identiche a quella approvata in Campania. Dunque la legge è uguale per tutti o per tutti tranne uno?”.
Un altro punto affrontato nella conferenza riguarda i livelli di coerenza delle forze politiche: “C‘è da fare una battaglia dura contro l’insopportabile ipocrisia della politica. I deputati, i senatori, i ministri, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica non hanno vincoli di mandato, dunque nessuno subisce il vincolo temporale, tranne una persona. Come si spiega questo? Ricordo che sono i cittadini che decidono se un’azione di Governo merita fiducia o no”.
Ancora un affondo: “Il mondo politico italiano è il più grande circo equestre del mondo perché nessuno tra quelli che parlano della Campania si informa sulle difficoltà del territorio”.
“Oggi, quando si parla della Campania, si parla di grande rispetto, non più solo di immondizia, morti ammazzati e violenza – ha spiegato De Luca – I primi 4 anni di governo sono trascorsi con il commissariamento della Sanità, un carico enorme di lavoro, un calvario. Con il mio modesto contributo, in un anno e mezzo, siamo usciti dal commissariamento, poi 3 anni di Covid. Nonostante questo, abbiamo realizzato cose straordinarie che vorremmo completare. Possiamo dire con orgoglio che abbiamo salvato la nostra regione durante il Covid, avremmo potuto avere un’ecatombe”.
Il Presidente De Luca ha concluso il suo discorso senza lasciare dubbi sul suo futuro politico. “L’impugnazione della legge da parte del Governo non cambia nulla. La mia posizione non cambia di una virgola e non si modificherà. Utilizzeremo i mesi davanti a noi come esercizio di democrazia per tentare di strappare dall’astensionismo i giovani. Sfideremo tutti ad un dibattito pubblico, in diretta, dove vogliono – ha affermato – Ci difenderemo davanti alla Corte Costituzionale. Andiamo avanti con assoluta tranquillità”.
- Articolo correlato:
Terzo mandato. Il Consiglio dei ministri impugna la legge regionale della Campania