“Per i poteri conferitimi dal Rettore la dichiaro Dottore in Medicina e Chirurgia con voti 110 su 110 e lode”. Chi avrebbe mai potuto pensare che a questa frase non sarebbe seguita la consueta stretta di mano con il Presidente della commissione d’esame, ma un semplice “grazie” detto di fronte allo schermo di un pc, con lo sguardo rivolto ad una webcam.
È quello che sta succedendo a migliaia di studenti in un tutta Italia, costretti a mantenere le distanze dalla propria Università a causa dell’emergenza sanitaria in corso, causata dal diffondersi del Covid-19, che purtroppo ci costringe a stare lontani gli uni dagli altri e detta regole diverse dalle nostre consuete abitudini.
Ed è quello che ha affrontato questa mattina Letizia Ciliberti, 25enne di Teggiano, che, dopo intensi anni di studio, è riuscita ad arrivare al primo traguardo universitario: la laurea in Medicina e Chirurgia. L’appuntamento, però, non era presso l’Università degli Studi ‘Gabriele D’Annunzio’ di Chieti, dove Letizia ha seguito le lezioni per 6 anni, bensì sulla piattaforma Microsoft Team, in collegamento con la commissione d’esame e gli altri laureandi. E per i familiari e gli amici? Un gruppo Facebook creato ad hoc per l’occasione in cui Letizia ha condiviso la discussione della sua Tesi e la proclamazione, in diretta da Chieti, dal soggiorno del suo appartamento. Un attento lavoro sulla Malnutrizione pediatrica in Karamoja, la più povera sub-regione dell’Uganda, è stato il centro della sua Tesi di Laurea; uno studio epidemiologico con dati del Cuamm (organizzazione sanitaria italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane), per fare qualcosa di diverso e porre attenzione su tematiche di cooperazione internazionale e salute globale, con lo scopo di fare sensibilizzazione.
“Dopo anni di studio e sacrifici un po’ lo idealizzi il giorno della laurea, no? Vuoi che tutto sia perfetto, dal vestito, alla location del pranzo – racconta Letizia -. Pensi alla cerimonia, diventa un po’ come un momento solenne che finché non vivi non realizzi. Il brivido di sentire il giuramento di Ippocrate. Il momento in cui mio fratello mi avrebbe messo la corona d’alloro. E invece poi arriva l’imprevisto che smonta il tuo bel castello e quel sogno diventa un po’ come un incubo. Ho ripetuto per giorni, a me stessa e ai miei compagni, che era qualcosa più grande di noi e da futuri medici potevamo capirlo più di altri”.
“Mi reputo fortunata ad avere con me il mio ragazzo e ad aver vissuto questo momento insieme a lui, ma la gioia di avere vicino i miei genitori, mio fratello, mia zia, gli amici, è una mancanza che non sarà mai colmata – afferma Letizia -. Sarà un po’ come un ricordo rovinato e stroncato sul nascere. Ognuno in questo momento sta facendo i propri sacrifici, chi più, chi meno. Certo è che di fronte alle tante tragedie a cui assistiamo capisci che non avere una festa come la immaginavi è qualcosa di insignificante e che il tempo potrà rimediare”.
Letizia, in questo periodo ricco di angoscia e preoccupazioni per il futuro, è riuscita a strappare sicuramente tanti sorrisi e lacrime di gioia ai suoi cari portando a casa un brillante risultato: 110 e lode.
Dalla redazione di Ondanews le più sincere congratulazioni a Letizia e ai suoi genitori per questo traguardo raggiunto.
– Paola Federico –