Il Coordinamento Nazionale Mare Libero si mobilita contro la privatizzazione delle spiagge: per questo domani, 14 luglio, ricorrenza della Presa della Bastiglia (da qui il nome dell’evento, la “Presa della Battigia”), le spiagge verranno “riprese” dai cittadini in 10 famose località balneari per riaffermare che sono “un bene della collettività e non possono diventare una proprietà privata”.
Il CoNaMaL chiede in particolare: tutela ambientale e paesaggistica della costa, il 60% minimo di spiagge libere fruibili in ciascun comune, limite di 10 anni alla durata delle concessioni da assegnare con gare ad evidenza pubblica, partecipazione delle associazioni ambientaliste e di tutela dei bagnanti ai processi decisionali sulla gestione della costa, controlli efficaci sul rispetto della normativa e delle ordinanze.
L’appuntamento, con flash mob, toccherà anche Sapri, alle ore 10, dalla Spiaggia di Santa Croce fino alla foce del torrente Brizzi.
“L’Italia è il Paese delle spiagge: su oltre 8.000 chilometri di costa, 4.700 sono costituiti da costa naturale bassa, per lo più spiagge sabbiose, spesso collocate in splendide cornici naturali – afferma il Comitato – Su di esse è via via cresciuta l’industria balneare: le concessioni demaniali a scopo turistico-ricreativo, stabilimenti, lidi o bagni a seconda della regione, sono passate da 10.812 nel 2018 a 12.166 nel 2021 con un aumento del 12,5% in soli tre anni. Un giro d’affari (affari contrassegnati spesso da evasione fiscale e lavoro nero) di 10 miliardi di euro a fronte di canoni pagati allo Stato per soli 100 milioni. Risultato: più del 50% delle spiagge fruibili della Penisola, quelle più belle e più facilmente accessibili, sono occupate dalle strutture delle concessioni a volte con piscine, ristoranti, impianti termali e centinaia di cabine contribuendo tra l’altro al dissesto ambientale e paesaggistico.
Una situazione che va avanti da decenni: la direttiva europea cosiddetta Bolkestein, recepita in Italia nel 2010, è stata aggirata con continue proroghe sino ad oggi, garantendo ai concessionari una situazione di monopolio su uno dei più preziosi beni pubblici del Paese: le spiagge sono diventate beni di famiglia che si passano di padre in figlio. L’attuale Governo, dopo le numerose sentenze della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Europea che impongono bandi di gara pubblici, tenta in extremis di eludere ancora la Bolkestein, addirittura cercando di dimostrare, contro ogni evidenza logica e pratica, che le spiagge italiane non sono una ‘risorsa scarsa’, come quelle spagnole o francesi per esempio, dove la Bolkestein è applicata da tempo, ma anzi che è possibile rilasciare ancora concessioni: i balneari le vorrebbero persino sulle scogliere”.
Il CoNaMaL Cilento spiega, nello specifico, il perché è stata scelta la battigia di Sapri per aderire all’evento nazionale: “Nel Cilento cambiare amministrazione non significa cambiare la prassi, purtroppo. Ricordiamo con nostalgia la Sapri del ‘muretto del lungomare’, con docce sopra ogni discesa al mare che era quasi totalmente libero e gioiosamente affollato da sapresi. A Sapri – sottolinea il coordinamento – la spiaggia è indubbiamente poca, ma volerla destinare tutta ad una ‘vocazione turistica’ che ha un vulnus proprio nella scarsità di spiagge, significa sacrificare le esigenze dei sapresi (e di chi prende in affitto l’appartamento per risparmiare) agli interessi di pochi imprenditori. Viene sacrificata perfino la battigia (praticamente inesistente ora a Sapri) per istallare stabilimenti dove la stessa ristrettezza della spiaggia non lo consentirebbe. Spiagge libere solo a Santa Croce e allo sbocco dei canali, per i cittadini di serie B. E troppi sapresi scontenti restano inattivi e muti di fronte alla situazione che si perpetua e anzi peggiora con gli anni”.
Al flash mob di domani ci sarà l’apertura dello striscione davanti ad ogni spiaggia o lido, esibizione di tre manifesti e la distribuzione mirata del vademecum del bagnante a chi ne farà richiesta. Dalle 12 si terrà poi un volantinaggio informativo al mercato settimanale sottostante il ponte Brizzi.