Il Consiglio di Stato salva la scuola elementare di San Rufo, costruita negli anni Sessanta senza l’adozione del decreto di esproprio.
Il piccolo Comune del Vallo di Diano, a seguito di un ricorso presentato da alcuni comproprietari di un terreno sul quale è stata edificata la scuola elementare in contrada Fontana Vaglio, ha rischiato di vederla demolire e di dover restituire il terreno per il mancato perfezionamento del procedimento di espropriazione, oltre a dover pagare una consistente somma di denaro a titolo di risarcimento dei danni causati dall’illegittima occupazione del suolo privato.
Il Supremo Giudice Amministrativo ha, almeno in prima battuta, ritenuto di dover salvaguardare la struttura scolastica, scongiurando anche il pericolo della demolizione del fabbricato e del risarcimento dei danni. Il sindaco di San Rufo, Michele Marmo, esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto, grazie anche al supporto difensivo dell’avvocato amministrativista Nicola Senatore a fronte della complessità e difficoltà della questione che è apparsa immediatamente molto delicata, facendo temere il peggio.
“Con la decisione resa dal Consiglio di Stato – afferma il sindaco Marmo – il Comune di San Rufo può tirare un sospiro di sollievo ed ogni sforzo sarà profuso per salvaguardare la scuola in favore dei piccoli alunni e per proteggere le casse comunali nell’interesse di tutti i concittadini”.