È stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Sapri, che si è tenuto ieri presso l’Aula consiliare, il conferimento della cittadinanza onoraria a 12 bambini extracomunitari che da tempo frequentano gli istituti scolastici della cittadina. Un riconoscimento simbolico da parte dell’intera Amministrazione che nasce dalla volontà di ribadire i principi dell’accoglienza e dell’integrazione.
“Sapri è una città che ha sempre accolto – ha dichiarato il sindaco Antonio Gentile – e attribuendo a questi bambini la cittadinanza, seppure onoraria, perfezioneremo il processo di integrazione ed uguaglianza tra tutti i cittadini“. Un atto che ha trovato il pieno sostegno del gruppo di minoranza Sapri Democratica che dopo aver qualificato il gesto come “meritorio” ha chiesto anche di aggiungere alla proposta consiliare la consegna di una civil card, come è accaduto in molti Comuni italiani, per sottolineare ancora di più l’importanza dell’acquisizione dei diritti civili da parte di tutti coloro che vivono in Italia.
Nonostante però il pieno accordo su tale tema, non sono mancate le polemiche tra maggioranza e opposizione. Ad accendere gli animi è stata l’adozione del nuovo schema di convenzione, valido per il triennio 2019-2021, per la gestione associata tra i comuni del Piano di Zona delle competenze e delle funzioni necessarie all’attuazione delle politiche sociali e socio-sanitarie. Secondo Giuseppe del Medico, capogruppo di Sapri Democratica, il nuovo regolamento conterrebbe al suo interno delle modifiche significative e sostanziali rispetto al documento precedente, che cancellerebbero il ruolo di controllo e di gestione del Comune Capofila sull’operato del Piano di Zona.
“Con questo regolamento rinunciamo al controllo sull’operato del coordinatore del Piano di Zona – afferma – che opererà in piena autonomia“. Opposta invece la posizione del sindaco Gentile. “Qualcuno in passato ha inteso la gestione del Piano come casa propria – ha affermato – ma non è cosi. Attraverso il suo operato vengono offerti importanti servizi a tutti i cittadini bisognosi“.
Infine l’accordo tra le parti politiche si è ristabilito quando si è discusso sull’approvazione del regolamento per la disciplina della videosorveglianza su tutto il territorio, che ha avuto l’unanimità dei voti.
– Maria Emilia Cobucci –