Nella ricorrenza della Giornata della legalità, che cade oggi, il Comune di Caggiano, guidato da Modesto Lamattina, ha voluto omaggiare la memoria di don Peppe Diana, barbaramente ucciso dalla camorra.
Il 19 marzo del 1994 don Peppe Diana veniva ucciso dalla camorra nella sua chiesa a Casal di Principe, terra particolarmente ostile a chi tenta di operare guidato dal bene.
Oggi Caggiano ha scelto di lasciare un simbolo perpetuo per ricordare una vittima della camorra. Lo ha fatto piantando un albero in ricordo di don Diana grazie anche alla presenza di don Maurizio Patriciello, il prete attivo nella lotta alla criminalità organizzata e degli alunni delle scuole, semi del futuro.
“La nostra comunità lo ricorda con l’albero della Legalità in piazza Lago grazie agli alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo, dedicato a don Peppe Diana e di tutti i martiri per la giustizia e la legalità” afferma il sindaco Lamattina.
Dopo la morte di don Diana non è stato facile smontare una narrazione che tentava di delegittimare non solo un sacerdote che aveva parlato chiaro contro la camorra, ma anche il movimento di resistenza ai clan che per anni si era mosso sotto traccia e che con don Diana era uscito allo scoperto come un fiume carsico. Tentarono, infatti, di insabbiare l’omicidio con pettegolezzi riguardanti il suo rapporto con le donne, ma la diceria fu smentita con le ammissioni di uno degli organizzatori dell’omicidio, diventato poi collaboratore di giustizia.
Giunge il ricordo del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “A trent’anni da quel vile agguato ricordiamo la figura del coraggioso sacerdote che ha sacrificato la propria vita per difendere la sua comunità dall’aggressione della criminalità organizzata, opponendosi a ogni forma di violenza e prevaricazione. Il suo messaggio di coraggio e la sua dedizione agli ideali di giustizia e legalità guidano ancora oggi tutti coloro che ogni giorno lottano contro le mafie”.