La morte di Kobe Bryant, la star mondiale di basket, ha lasciato sgomenti gli amanti dello sport di tutto il mondo. Dolore e sconcerto anche In Italia, dove il campione americano ha trascorso parte della sua infanzia.
Le stagioni dell’infanzia passate nel nostro Paese insieme al padre Joe “Jellybean”, infatti, hanno segnato indelebilmente il processo formativo del fuoriclasse. Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia sono state le tappe in Italia di Bryant senior, ma Kobe è rimasto legato soprattutto alla città emiliana dove ha frequentato le Scuole Medie e dove ha creato legami importanti e duraturi.
Un dolore, quello legato alla scomparsa di Kobe Bryant, che ha colpito anche il campione di basket di origini teggianesi Mimmo Morena che, nonostante da alcuni anni viva in Puglia, a Napoli è tuttora l’idolo del pubblico, essendo stato il capitano della squadra di Serie A “Eldo Napoli” fino alla stagione 2006-07.
“Sono devastato da questa notizia – riferisce Mimmo Morena ad Ondanews –. Era la stagione 1986/87. Kobe era un bambino di appena 9 anni. Il ricordo che ho di lui è quando, alla fine dell’incontro in Calabria tra la Viola Reggio Calabria, in cui militava il padre Joe ‘Jellybean’ Bryant, e il Napoli, salutando il padre a fine gara, presi in braccio Kobe e, sollevandolo, lo feci schiacciare a canestro. La morte di Kobe, per il mondo del Basket, è un vero e proprio choc“.
Kobe Bryant e altre 8 persone, compresa sua figlia Gianna, hanno perso la vita ieri, nello schianto dell’elicottero in California, nell’area di Calabasas.
– redazione –