Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro interviene in merito al diritto dei disabili del Vallo di Diano di fruire dei trasporti pubblici ed evidenzia, ancora una volta, la situazione europea.
“Questo sacrosanto diritto nei ventotto Stati dell’Unione Europea – sottolinea il Comitato – è previsto solo per il trasporto ferroviario dal 2011, con l’entrata in vigore del Regolamento CE 1371/2007 Diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario. La sua attuazione pratica in Italia è stata affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) , quale gestore di stazione, per l’assistenza alle Persone a Ridotta Mobilità con un numero verde nazionale ed un circuito di sale di assistenza, con personale dedicato, le sale blu.”
Le persone che vengono assistite sono: quelle con problemi agli arti, anche temporanei, o persone con difficoltà di deambulazione; chi si trova su sedia a rotelle; le persone non vedenti o con difficoltà visive; le persone non udenti o con disabilità uditiva; gli anziani e le donne in gravidanza.
L’assistenza è prestata sia per i viaggiatori di Trenitalia, su Treni Regionali, Intercity e Alta Velocità, che di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori) che ha solo treni ad Alta Velocità. Tutti i nuovi treni di Trenitalia, compresi quelli Regionali, come Minuetto e Swing e di NTV sono attrezzati per il trasporto dei disabili, con idonee toilette.
Tutte queste garanzie non sono previste dalla Normativa Europea e non attuate per il trasporto con autobus, compreso Italobus e gli autobus “Freccialink” di Trenitalia. In sostanza l’unica maniera per consentire ai disabili e a tutte le Persone a Ridotta Mobilità del Vallo di Diano, di fruire del diritto alla mobilità con mezzi pubblici è di riaprire al traffico ferroviario almeno i primi 25 km della linea Sicignano-Lagonegro, fino a Polla su cui far viaggiare non le vecchie “littorine”, ma i treni di Trenitalia, Minuetto o Swing, diesel fino a Salerno, terminal dell’Alta Velocità, con corse veloci Polla-Salerno e viceversa.
– redazione –