Gentile Redazione,
sono una signora di 86 anni, vedova e pensionata. Nel mondo si sta consumando, come ha detto Papa Francesco, una tragedia di proporzioni vastissime rappresentata dall’esodo di migliaia e migliaia di profughi. Queste persone vanno aiutate e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Anche noi pensionati.
Io percepisco 930 euro di pensione al mese e se mi chiedessero di dare 50 euro per aiutare questa gente lo farei senza problemi, privandomi tranquillamente di un chilo di carne, di una camicetta e di un chilo di pesce. Io ho vissuto il periodo della seconda guerra mondiale e posso dire di aver vissuto un’esperienza che non auguro a nessuno di vivere. La fame è cosa brutta. Abbandonare, poi, le proprie radici, i propri affetti, i propri luoghi, è cosa ancora più brutta.
E se ci pensassimo noi pensionati a dare una soluzione a questo grande problema? Se tutti i pensionati d’Italia, d’Europa e d’America decidessero di dare una piccolissima parte della loro pensione e la destinassimo a quelle popolazioni che vivono la fame e la miseria nella loro terra, forse ce la faremmo ad eliminare gli sbarchi, i viaggi della speranza che spesso si tramutano in tragedie dando a questi nostri fratelli una prospettiva di vita più dignitosa e più giusta.
Gli stati nazionali, i governi, non ce la fanno a risolvere questo grande problema e i muri non sono certo la soluzione. Aiutiamo, a partire da noi pensionati, a non far partire dai loro luoghi d’origine queste persone offrendo una parte esigua della nostra pensione per migliorare, nella loro terra, le loro inumane condizioni di vita. Pensionati di tutto il mondo, uniamoci. Io ci sono”.
– Anna Mastrangelo –
E agli italiani che non hanno un lavoro e da mangiare chi li aiuta?
Io non capisco. Perchè li dovremmo aiutare noi? Veniamo prima noi Italiani e poi loro. Quando anni fa siamo emigrati in Germania e Svizzera abbiamo dovuto lavorare sodo e nessuno ci dava i soldi per farci stare in italia.
Ogni volta che qualcuno ci fa sentire distanti dalla nostra immagine di perfezione,magari perché nota i nostri difetti o mancanze reali,scatta, un meccanismo di protezione, per cui ci rifiutiamo di accettare che l’altro abbia visto giusto. Un esempio: “se il tuo ideale è la madre / o il padre modello”,per concretizzarlo, ti comporti. in modo troppo rigido ed esigente, non riuscendo a vedere, ne valorizzare le potenzialità del prossimo tuo più. vicino. Se una persona ti dice: “dovresti essere più. morbida ,rischi di soffocare il prossimo tuo più vicino” , hai due possibilità rispondere picche dando voce alla supermamma/ al super papà che e’. in te.( non hai capito niente!) lo so io come tenere in riga quei cretini, gli ignoranti, così da non sentirti insicura e vulnerabile. A volte le parole del prossimo non mettono in discussione il nostro ideale ma fanno scattare dei flashback,. La reazione della psiche e’.( la medesima di tutti gli esseri umani dotati di emozioni,sentimenti, ed è uguale ed identica per tutti) sentendosi attaccata,scatta sulla difensiva e nega la ragione all’altro.Ma se noi le permettiamo di rigettare.,non riusciremo mai a create delle relazioni vere.
Condivido in pieno..brava nonna…aiutateli voi pensionati di tutto il mondo..
!!!
Occhio però a non farvi scoprire da Cari..tas.. e Coop varie…
Altrimenti sono dolori…
La loro preghiera?: Dacci oggi il nostro Clandestino quotidiano e rimetti a noi inostri 35$ cosi noili rimettiamo ai nostri politici…Amen
Ruspa!!!!
Grande donna grande cuore grande amore per il prossimo condivido pienamente signora
Lei è favolosa complimento
Demagogia
Aiutare gli italiani in povertà? Non ne parla mai nessuno, i politici, i cittadini e ora anche i pensionati. Tutto questo mi sembra assurdo
Ricorda: Che quello che provi tu, io, l’altro non vale..Conversazione o discussione non partire mai dal presupposto dal pregiudizio.modo utile a non creare rispetto e riconoscimento.