Lettera aperta alla redazione di Pietro Manzo di Auletta
Sono Pietro Manzo e sono un ex emigrante avendo vissuto per più di cinquanta anni, per ragioni di lavoro, a Parigi. Attualmente sono in pensione e, da parecchi anni, vivo tra Parigi,Vasanello nel Viterbese ed Auletta in provincia di Salerno.
Il 20 dicembre 2015 mi recavo ad Auletta in provincia di Salerno per passare il Natale ed ho preso il treno Napoli–Taranto delle 16,10 per scendere a Buccino e poi proseguire per Auletta con altri mezzi. Questi signori delle ferrovie hanno deciso che il treno non fermasse più a Buccino e così mi sono trovato bloccato a Eboli, a quaranta chilometri da Auletta.
Alla mia protesta si aggiunge che il 28 dicembre, aspettando il treno delle ore 7 del mattino per Napoli, dieci minuti prima della partenza, viene annunciato che il treno diretto per Napoli era soppresso e sostituito con un autobus che avrebbe preso i viaggiatori diretti Salerno-Napoli. L’autobus sostituivo è arrivato dopo quasi un’ora dall’orario previsto per la partenza del treno. L’autista ha chiesto scusa per l’ora di ritardo ma ha riferito che era stato avvisato per la corsa sostitutiva alle ore 6,50, solo dieci minuti prima della partenza del treno. Secondo le testimonianze dei viaggiatori, il treno per Napoli dal 15 al 28 dicembre era stato soppresso già quattro volte.
Ora prego Voi giornalisti, che date voce a tutti quelli che non avrebbero mai l’occasione di protestare, di scrivere in merito per far intervenire il governatore della Campania De Luca e i signori delle ferrovie e far finire questo scandalo. Inoltre si chiede anche ai Signori Sindaci dei Comuni di Buccino, Salvitelle, Petina, Auletta, Pertosa, San Gregorio Magno, Ricigliano, Romagnano al Monte e Sicignano, un tempestivo intervento presso le autorità affinché questa situazione non abbia a ripetersi.
Sempre ai Signori Sindaci che attualmente ospitano nei loro paesi immigrati, si chiede di pensare di poter utilizzare questi ultimi per fare lavori di pubblica utilità (ripulire le strade etc.) poiché a loro spesso è riservato un trattamento molto migliore di quello dato ai nostri connazionali in stato di bisogno.
– Pietro Manzo –
Caro Pietro dalle nostre parti si va di male in peggio, altro che progresso.