L‘Hospice di Sant’Arsenio è temporaneamente sospeso per mancanza di pazienti ricoverati. Per questo motivo il Direttore del Distretto Sanitario, dottor Pasquale Vastola, ha disposto che il personale della struttura entri in ferie d’ufficio.
L’Hospice non è un reparto d’urgenza, ma prevede ricoveri programmati, a differenza dei reparti ospedalieri, e in questi giorni non ci sono state persone che hanno fatto richiesta dei servizi della struttura ubicata nell’ex ospedale di Sant’Arsenio.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Donato Pica, il quale ha dichiarato di non aver avuto alcuna comunicazione da parte del Distretto di Sala Consilina.
“Devo dire che abbiamo un’incomunicabilità ormai da molto tempo per una divergenza di vedute sulla programmazione sanitaria che riguarda il nostro territorio – afferma Pica -. Se la decisione assunta e lo pseudo provvedimento inoltrato al personale dipendente sono questi, credo che ci troviamo di fronte ad un procedimento anomalo, irrituale e a mio avviso anche illegittimo. In sostanza si va a sospendere l’erogazione di un pubblico servizio che invece è previsto nella linea di intervento regionale e aziendale. D’altra parte, avendo consultato immediatamente la Direzione Generale, pare che i vertici aziendali non abbiano avuto informazioni in tal senso. In qualità di Autorità sanitaria locale mi prefiggo di verificare dal punto di vista giuridico e normativo l’accaduto e adottare azioni conseguenti a tutela della salute dei cittadini e a sostegno di famiglie in difficoltà. Registro anche che in 20 anni di attività dell’Hospice di Sant’Arsenio, e voglio ricordare che è stato il primo attivato nella provincia di Salerno, un episodio del genere non era mai accaduto. Questo per far capire ai cittadini e agli utenti in quale situazione ci troviamo e soprattutto per richiedere ancora una volta all’azienda di assumere provvedimenti radicali e definitivi che diano un assetto giusto e dignitoso per la sanità sul territorio”.
Il Direttore Vastola, contattato dalla redazione di Ondanews, ha invece chiarito la questione. “Non si tratta di una struttura d’urgenza – ha spiegato – ma vi si accede tramite ricoveri programmati. Senza pazienti non avrebbe senso tenere aperto l’Hospice, perchè si andrebbe soltanto a creare un danno economico che ricade sulle tasche dei cittadini. La struttura è chiusa questa sera e domani, mentre è logico che se dovesse arrivare la richiesta di un ricovero io richiamerei immediatamente in servizio il medico e il personale occorrente. E’ logico che la stessa procedura non si potrebbe adottare nel caso si trattasse di un reparto ospedaliero, ma in questo caso non stiamo parlando di un reparto ospedaliero. L’Hospice è dunque sospeso e non chiuso!“.
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