Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta settimanale ha elencato le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, parlando del problema dei rincari dei prezzi dei carburanti e della carenza di materie prime quali grano e mais.
“Intanto la benzina è arrivata oltre i 2 euro al litro. Iniziamo ad avere problemi per i trasportatori – ha dichiarato Vincenzo De Luca -. Se abbiamo aumenti di questa proporzione per la benzina e il gasolio, avremo problemi per il trasporto su gomma, oltre che per i mezzi privati, avremo problemi per i pescherecci che non avranno più convenienza andando in mare. Il Ministro Cingolani ha dichiarato che avremo un’autonomia nazionale entro tre anni, ma non è che possiamo stare senza benzina per tre anni o con la benzina razionata. Credo poco a quest’autonomia energetica entro tre anni”.
“In Italia ci siamo consentiti il lusso della demagogia totale, anche per fare un gasdotto, per fare arrivare un tubo di un metro di diametro sotto un litorale a dieci metri sembrava aver sconvolto il mondo. La transizione ecologica non la si fa con i sospiri. La vicenda ucraina ci obbligherà a fare una sorta di nuovo PNRR perché nell’arco di un mese è cambiato tutto. La Russia come ritorsione alle sanzioni ha deciso di bloccare le esportazioni di grano fino alla fine di agosto. Si blocca l’esportazione di grano e mais. Avremo ricadute sul settore agroalimentare, sui pastifici, sul settore delle ceramiche oltre che sui settori esportatori: pelli, scarpe, borse, alta moda e così via. Una situazione di guerra e di mantenimento delle sanzioni oggi necessarie – conclude – se si prolunga nel tempo comincia a mordere anche sulla nostra carne”.