E’ tornata in Basilicata, a Potenza e Tito, dopo 20 anni e dopo essere riuscita a fuggire dalla guerra in Ucraina e all’ospedale “San Carlo” di Potenza nelle prossime ore darà alla luce la sua seconda figlia.
E’ la storia di Olena, una giovane che è tornata nel Potentino dove a Tito una famiglia l’aveva già ospitata 20 anni fa quando aveva 5 anni, dopo i fatti di Chernobyl nell’ambito di un programma di affidamento temporaneo. Olena dopo tre giorni di viaggio a digiuno ha raggiunto Potenza ed è stata accolta dalla stessa famiglia di Tito che è riuscita a mettersi in contatto con lei e a rispondere alla sua richiesta di aiuto: quella di fuggire dall’Ucraina per la guerra.
In questi 20 anni, spesso Olena è tornata a Tito e l’ultima volta è stata tre anni fa a dicembre 2019. E’ stata accolta festosamente alla sua discesa dal bus grazie al viaggio organizzato da una associazione di volontariato di Napoli. A prendersi cura di lei anche un’altra associazione di Potenza, “Avanti gli ultimi”, che ha avviato già da giorni una raccolta di beni da destinarle.
In poche ore sono stati raccolti indumenti e tutto l’occorrente vario anche per la bambina che, stando a quanto trapelato dal nosocomio potentino, dovrebbe nascere con parto cesareo. Olena è stata subito trasferita in ospedale e ricoverata dove si trova tutt’ora nel reparto di Ginecologia e Ostetricia.
La donna è solo una delle tante persone fuggite dall’Ucraina che hanno trovato ospitalità in Basilicata. Sono diversi i Comuni che si sono organizzati e altri che hanno già dato ospitalità, come capitato a Bella dove sono arrivati 16 giovanissimi dall’Ucraina grazie a una iniziativa benefica organizzata dal Comune e dalla società di calcio dell’AZ Picerno. Altri Comuni sono pronti ad aprire le porte e dare tutto il supporto possibile ai profughi ucraini in fuga.
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