Dal 1° luglio sono stati oltre 11.000 gli interventi svolti dalla Guardia di Finanza nel piano di controlli estivi a tutela delle imprese regolari e dei consumator.
Sono stati individuati 460 venditori abusivi, 1.450 lavoratori non assunti o pagati con il sistema del “fuori busta”, 370 casi di affitti “in nero”, sequestrati 12 milioni di prodotti contraffatti, 1.000 i distributori stradali controllati, di cui 1 su 5 irregolare. “Priorità alla lotta alla grande evasione e alla criminalità transnazionale, – dichiara il Generale Giorgio Toschi – senza però abbassare la guardia sugli abusivi. Un cancro, grande o piccolo che sia va comunque estirpato, per il bene del sistema economico del Paese. Alla tutela del sistema-Paese la Guardia di Finanza contribuisce non solo con grandi indagini di polizia economico-finanziaria ma anche con quotidiane azioni di controllo che, nel periodo estivo, nelle zone di villeggiatura, hanno visto una netta intensificazione a vantaggio delle imprese regolari e a protezione dei cittadini e della parte sana della società”.
Anche quest’anno la Guardia di Finanza ha messo in campo un piano straordinario di interventi a tutela dell’economia legale nelle aree balneari, montane e nelle città d’arte a maggiore vocazione turistica.
Sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finiti anche i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di villeggiatura: degli 811 interventi eseguiti uno su due è risultato irregolare, con 450 violazioni riscontrate. Nella lotta ai “falsi” e ai prodotti pericolosi sono stati sequestrati 12 milioni di articoli contraffatti, con una media di 250mila pezzi tolti dal mercato ogni giorno a tutela dei consumatori. Denunciati 920 responsabili e scoperti 7 opifici e depositi clandestini in cui venivano prodotte e stoccate le merci irregolari.
Effettuati, inoltre, 635 interventi a contrasto del gioco e delle scommesse abusive: irregolare uno su tre, sequestrate 425 videopoker illegali, 93 punti di scommesse clandestine e verbalizzate 270 persone, delle quali 43 denunciate.
Controlli mirati, infine, nei confronti dei trasferimenti di denaro da un Paese all’altro allo scopo di prevenire l’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti o di finanziamento del terrorismo: 681 gli accertamenti eseguiti presso altrettanti sportelli di money transfer, che hanno permesso di identificare 900 soggetti, di cui 110 gravati da precedenti di polizia e oltre 510 di origine extracomunitaria.
– Chiara Di Miele –