Ha avuto luogo questo pomeriggio, presso l’Auditorium comunale del Polo Culturale Cappuccini a Sala Consilina, una conferenza stampa indetta dal primo cittadino Francesco Cavallone per informare i cittadini e fare delle precisazioni in merito ad alcune vicende che stanno interessando i servizi del territorio.
Il primo argomento affrontato è quello che riguarda la Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina: “È stato creato un polverone inutile – afferma – È un’organizzazione interna sulla base di una normativa nazionale. Non c’è alcun problema e nulla cambierà nei prossimi anni. La Guardia di Finanza continuerà nella sua azione e ad essere presente sul territorio”.
Per l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che anche qui le decisioni sono frutto di una riforma su scala nazionale che prevede la presenza di due capi team e deve basarsi sulla presenza di 24 persone. Sala Consilina ha una presenza di 7 più 7 e quindi non ci sono le condizioni per avere i capi team. Il team è stato soppresso un anno fa proprio perché mancavano le unità minime. Anche in questo caso è stata garantita la permanenza dell’ufficio senza cambiamenti.
“Quando ci si complimenta con gli amministratori di Vallo della Lucania che probabilmente hanno raggiunto grandi risultati con il Comando della Guardia di Finanza e con due capi reparti la verità bisogna dirla tutta perché gli amministratori o si elogiano sempre o non si elogiano mai – continua Cavallone – Nel lontano 2015 l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Sala Consilina è rimasto aperto mentre Agropoli è stato chiuso. In seguito a quella chiusura, i dipendenti sono stati mandati a Vallo della Lucania e di qui il fatto che abbia 24 dipendenti e la misura minima per i due capi reparto. Nel momento in cui dovessero andare in pensione altre persone e non dovessero esserci nuove assunzioni anche a Vallo salterà l’ufficio. Non ho sentito nessuna parola di elogio per gli amministratori del territorio per il fatto che l’Alta Velocità passerà nel nostro territorio. Mi auguro che qualcuno non sia partito da molto lontano a fare campagna elettorale perché è un poco presto e rischia di arrivare senza fiato sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Mi auguro che si lavori per il perseguimento del medesimo obiettivo e non per mettersi medaglie di cartone sul petto”.
Il sindaco Cavallone è ritornato anche a parlare della questione che riguarda l’Istituto Penitenziario e ha ripercorso tutti i momenti dal momento della chiusura avvenuta nell’ottobre 2015, quando il Ministro Orlando firmò il Decreto di soppressione. Ha parlato di tutte le azioni messe in campo e ha letto anche alcune motivazioni della sentenza che confermano la chiusura.
“Da una verifica fatta dal 1° gennaio 2015 al 9 novembre 2015 è emerso un numero basso in entrata di persone sottoposte a misura di restrizione della libertà – ha spiegato – Altro esempio di incapacità gestionale, con delle carceri che scoppiano in tutta Italia per un numero esagerato di detenuti all’interno delle stesse mentre noi abbiamo tenuto il nostro Istituto Penitenziario, piccolo, libero”.
Cavallone ha letto anche le sentenze riguardanti la questione della territorialità evidenziando più volte le incompatibilità.
“Il Tribunale di Sala in Campania viene accorpato al Tribunale di Lagonegro in Basilicata che già non ha l’Istituto Penitenziario – ha aggiunto – viene soppresso il Carcere di Sala Consilina e ci dicono che dobbiamo andare a Castrovillari, che è in Calabria. Si sono smentiti da soli e non credo ci voglia molto per capire una cosa di una semplicità assoluta. Credono di avere a che fare con persone che le carte non le leggono o non siano in grado di leggerle. Si parla di struttura obsoleta, ci si dimentica di dire che avevamo messo a disposizione anche le risorse per adeguarla pur non essendo un nostro compito. Di fronte alla nostra eccezione, però, c’è qualche altro istituto delle stesse dimensioni o più piccolo che stranamente è ancora aperto anche se può essere servito da altri Istituti Penitenziari in base ai criteri da loro stabiliti. Tuttavia, sulla questione, ci è stato risposto che ‘è in atto la valutazione sull’opportunità o sui tempi di chiusura definitivi’. Mi devono spiegare come mai questi ‘tempi’ non li hanno applicati anche a noi e perchè si sono affrettati a chiudere. Sono delle cose talmente evidenti che chiunque può fare le sue valutazioni. In Toscana e Friuli due realtà simili rimangono aperte però chiudiamo Sala Consilina a cui già è stato tolto il Tribunale”.
Il sindaco ha annunciato che impugnerà questa sentenza, continuerà la battaglia giudiziaria e cercherà di interloquire con il Ministro Cartabia “per farle rendere conto di ciò che viene scritto dal suo Ministero e viene avvalorato in una sentenza del TAR”.