Da domani 20 gennaio, anche per andare dal parrucchiere, dal barbiere, dall’estetista o in qualsiasi centro di servizi di cura alla persona bisognerà esibire il Green Pass. E’ valido anche quello base che si ottiene con un tampone negativo fatto 48 ore prima se antigenico, 72 ore prima se molecolare.
La FedApi condivide la linea del Governo, ma accende i riflettori sulla piaga dell’abusivismo che potrebbe trovare terreno fertile in questa situazione.
“Non va abbassata la guardia contro l’abusivismo poiché mette a rischio la salute delle persone e crea una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che con sacrificio e forza di volontà si adeguano alle normative in costante cambiamento – fanno sapere -. Concordiamo con lo scopo del decreto, cioè di contenere i contagi oltre che far lavorare in sicurezza gli operatori del comparto benessere e tutelare i clienti”.
Dal sito della FedApi (www.fedapi.it) è possibile scaricare gratuitamente tutti i cartelli obbligatori e un cartello creato per sensibilizzare i clienti sulla lotta all’abusivismo.
“Con l’introduzione dell’obbligo del Green Pass, gli abusivi rimangono l’unica strada rimasta per i no-vax – proseguono – Al momento, le attrezzature e le procedure richieste dai decreti hanno portato ad un significativo aumento delle spese per gli imprenditori, solo in parte ristorate. Questi sforzi hanno il fine di garantire la propria sicurezza, quella dei dipendenti e soprattutto quella dei clienti coi quali c’è un rapporto di fiducia e rispetto reciproco che non vuole essere minato in alcun modo”.
Il presidente nazionale Pietro Vivone conclude affermando che “ora più che mai contrastare l’abusivismo è fondamentale, per sostenere il mercato nella sua totalità, le imprese che rispettano le regole e che sono attente alla salute delle persone”.