Mentre è al vaglio del Governo la decisione di adottare in Italia il Green Pass sul modello francese, il Codacons minaccia di impugnare qualsiasi provvedimento del genere dinanzi al Tar del Lazio. L’associazione dei consumatori è dunque pronta alla battaglia legale “contro misure atte a limitare le libertà individuali dei cittadini“.
Estendere l’obbligo del Green Pass per l’accesso ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza, come aerei o treni, è una delle ipotesi che sarà valutata in occasione della cabina di regia prevista per la prossima settimana. Ma il “certificato verde” potenziato divide la maggioranza, con Pd e Italia Viva favorevoli e M5S contrario all’applicazione per bar e ristoranti. Nettamente contrari Lega e Fratelli d’Italia. Eppure secondo alcuni esperti con l’uso estensivo del Green Pass non servirebbero più le zone colorate e nuove chiusure.
In Francia, invece, al momento il Green Pass è obbligatorio anche per andare al bar e nei ristoranti, oltre che nei cinema e nei musei e per viaggiare su aerei e treni.
“Siamo da sempre favorevoli alla vaccinazione contro il Covid e all’adozione del Green Pass negli ambiti in cui il certificato è realmente utile a tutelare la salute umana, come il caso di viaggi, stadi, aerei e discoteche – spiega il Codacons –. In nessun caso però la presenza del Green Pass può diventare indispensabile per legge per svolgere normali attività come muoversi su mezzi pubblici, cenare al ristorante, andare al cinema, prendere un caffè al bar, perché di fatto il certificato si trasformerebbe in un obbligo vaccinale già bocciato dal Tar e introdurrebbe una intollerabile limitazione ai diritti fondamentali dei cittadini tutelati dalla Costituzione”.
“Per spingere gli italiani a vaccinarsi è necessario agire convincendo gli indecisi e i contrari, riconoscendo vantaggi a chi si sottopone al vaccino ma senza privare dei propri diritti chi, per le più svariate ragioni, decide di non vaccinarsi – prosegue il Codacons – . Per tale motivo qualsiasi Green Pass sul modello francese che dovesse essere adottato in Italia finirebbe impugnato dall’associazione al Tar ed è destinato ad essere annullato dinanzi alla giustizia amministrativa, sulla scorta di numerose sentenze dei tribunali che hanno già bocciato misure che introducevano di fatto un obbligo vaccinale indiscriminato”.