Grande partecipazione a San Pietro al Tanagro alla presentazione del libro “Chi passa pe mbieri Casale…” di Giuseppe Procaccio.
Si tratta di una raccolta di proverbi, detti e filastrocche, espressioni popolari e soprannomi che evocano immagini della vita di un tempo e che hanno lo scopo di salvaguardare il patrimonio linguistico e culturale di San Pietro al Tanagro, bene prezioso da tramandare alle future generazioni.
I lavori sono stati moderati dalle insegnanti che hanno riesaminato la bozza Rosanna Mastrangelo e Rossella Costa. Sono intervenuti il sindaco Enrico Zambrotti che ha curato la prefazione del volume, il vicepresidente alla Comunità Montana Vallo di Diano Antonio Pagliarulo, il presidente della Pro Loco Francesco Cardiello.
“Non abbiamo l’orgoglio del nostro dialetto – ha commentato il primo cittadino – Solitamente pensiamo in dialetto e cerchiamo di parlare in italiano ma questo è un limite enorme. Se vogliamo ritrovare il piccolo insegnamento che Giuseppe ha voluto darci, dobbiamo ritrovare l’orgoglio del nostro dialetto. Nel libro ci sono proverbi simpatici. Scorrere i soprannomi mi ha portato a distinguere un appellativo dall’altro. Ci sono dei soprannomi che distinguono le persone e altri che sostituiscono nomi o cognomi”.
“Da molti anni stavo raccogliendo materiale in paese – spiega l’autore – Non avevo intenzione di pubblicare il volume, poi parlando con degli amici è nata questa raccolta. Ci sono dei detti tradotti in italiano con una breve spiegazione per far comprendere il senso anche perchè le nuove generazioni non li usano più. C’è una parte in cui racconto aneddoti e ricordi di concittadini che hanno avuto successo fuori dal paese. Un tuffo nel passato che fa riaffiorare ricordi e soprattutto è dedicato a coloro che hanno dovuto lasciare San Pietro al Tanagro”.
L’iniziativa è stata sostenuta da Giovanni Procaccio, amministratore della Procaccio Group, e dal Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese che ha sottolineato che il volume “non è solo una raccolta di proverbi, detti e filastrocche: è una finestra aperta sul cuore della nostra tradizione, un viaggio nella memoria collettiva di San Pietro al Tanagro e delle sue radici culturali. E’ un ponte verso il futuro, un invito a riscoprire il dialetto, le storie e la saggezza dei nostri avi, avvicinando le nuove generazioni ad una tradizione che merita di essere custodita”.
Presenti anche don Tony Palma e don Franco Maltempo.