Nei giorni scorsi si è tenuto nell’Auditorium “Rocco Giuliano” dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla l’evento conclusivo del Progetto /co.rag.gio/ sostantivo femminile, svolto lungo tutto il corso dell’anno scolastico dai ragazzi del triennio dell’IPSS, sotto la guida delle professoresse Veronica Cataletti e Antonella Oppedisano.
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Polla, è stata accolta con grande favore dal pubblico riunito in teatro e completamente gestita dagli alunni e dalle alunne del Professionale, che sono stati tecnici, presentatrici, lettori, performer.
E’ stato presentato il prodotto finale del progetto consistente in un libricino scritto e illustrato dai ragazzi, che raccoglie storie di donne coraggiose, reali o verosimili, che hanno fatto la storia delle conquiste femminili. Di grande spessore i temi trattati dai giovani protagonisti: dalla condizione delle donne in Iran, alla difficoltà di entrare in alcuni settori lavorativi prettamente maschili, dal grande impegno per la conquista di un posto nelle importanti competizioni sportive, alla lotta contro l’omofobia, dalla necessità di rivedere il ruolo della donna nella famiglia e nella società in genere al riconoscimento del grande coraggio delle donne.
La stessa copertina richiama la capacità delle donne di ribaltare le situazioni svantaggiose in opportunità: un triangolo, simbolo della femminilità, che ruota fino a rivolgere la punta verso l’alto.
Sono stati ospiti della manifestazione il sindaco di Polla Massimo Loviso con l’assessore Federica Mignoli, la Responsabile del Centro Antiviolenza Aretusa di Atena Lucana Caterina Pafundi e Miriam Cariati, Responsabile di “Casa di Miriam” a San Pietro al Tanagro.
La Dirigente Scolastica Sabrina Rega ha lodato l’operato dei ragazzi sottolineando la valenza di un Istituto che ha a cuore i bisogni dell’altro e che riesce a trasmettere messaggi importanti attraverso la freschezza dei suoi alunni. Molto emozionante il saluto a Giulia Tramontano e al suo piccolo, avvenuto attraverso un fragoroso applauso “perché troppe volte si fa silenzio intorno alla violenza di genere. I ragazzi hanno davvero emozionato tutti con le loro storie e le loro performance” chiosa la Dirigente.