Il sindaco di Polla Rocco Giuliano, l’assessore Giovanni Corleto, il Capogrupo di Maggioranza Giuseppe Curcio e i Capigruppo di Minoranza Fortunato D’Arista, Raffaele Cammardella e Giovanni Ritorto hanno inviato una lettera ai Sindaci e agli amministratori di Auletta, Caggiano, Petina, Pertosa, Salvitelle, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo con la quale si convoca un incontro che si terrà mercoledì 25 novembre alle ore 18.30 presso i locali dell’Ufficio Giudice di Pace di Polla in Piazza Ritorto, al cui tavolo tecnico si discuterà del mantenimento dell’Ufficio stesso.
“In riferimento alla missiva del 21.10.2015, con allegata bozza di Delibera Consiliare di approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata dell’Ufficio del Giudice di Pace di Polla – scrivono gli amministratori pollesi – si rappresenta che non è stata trasmessa al Comune di Polla da parte dei Comuni in intestazione, entro il termine indicato del 16 novembre 2015, alcuna delibera consiliare di approvazione dello schema medesimo, né dagli stessi è pervenuto alcun cenno di riscontro, né in senso positivo né tampoco in senso negativo. La vicenda, ad ogni buon conto, dovrà essere definita entro e non oltre il 30.11.2015, al fine di scongiurare la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Polla così come accaduto, di recente, per gli Uffici di Sapri e di Lauria“.
Nella lettera si sottolinea come il Comune di Polla si sia adoperato per il mantenimento dell’Ufficio “ponendo in essere le necessarie procedure presso il Ministro della Giustizia e presso la Regione Basilicata per il reperimento del personale che attualmente garantisce la continuità del servizio” (sono rimasti a carico del Comune i costi relativi alla retribuzione del dipendente comunale già assegnato all’Ufficio e la messa a disposizione gratuita dei locali).
La lettera continua esponendo i motivi della convocazione, primo tra tutti il fatto “che il Comune di Polla non può da solo sostenere gli altri costi per la gestione dell’Ufficio” e quindi “per decidere se continuare a mantenere il locale Ufficio del Giudice di Pace o chiederne la chiusura“.
“La mancata partecipazione all’incontro – si legge ancora nella lettera – sarà ritenuta quale estrinsecazione della volontà di non aderire alla gestione associata dell’Ufficio e, quindi, del non mantenimento dello stesso; ciò comporterà, come già detto in precedenza, che il nostro territorio, dopo aver già assistito alla soppressione del Tribunale di Sala Consilina, della Casa Circondariale di Sala Consilina, del Giudice di Pace di Sapri, si vedrà depauperato di un altro presidio di giustizia, con grave danno per le presenti e le future generazioni“.
“Mentre la chiusura del Tribunale e del Carcere di Sala Consilina – terminano gli amministratori di Polla – configurandosi come decisioni calate dall’alto, sembrano aver lasciato pochi margini alle singole amministrazioni locali per adoperarsi in senso contrario, la soppressione del Giudice di Pace di Polla si concretizzerà quale CONSEGUENZA DIRETTA, con assunzioni delle relative responsabilità, della mancata azione politica e amministrativa dei Comuni rientranti nella competenza del Giudice di Pace di Polla“.
– redazione –