Un ragioniere 67enne, Francesco De Luca, originario di Sassano ma residente a Sala Consilina, è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 3 anni e 10 mesi di reclusione per associazione a delinquere e per la violazione della legge sui reati tributari.
Secondo le indagini, il contabile ha emesso fatture false e non è stato mai iscritto all’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Sala Consilina.
La vicenda giudiziaria è arrivata al termine dopo 14 anni e per questo, una parte dei capi di imputazione è stata prescritta.
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Napoli che nel 2015 aveva rideterminato la pena in 3 anni e 10 mesi di reclusione. La pronuncia della Corte di Appello partenopea è arrivata 4 anni dopo dall’annullamento della sentenza della Corte di Appello di Salerno del 2011, che aveva pronunciato la prescrizione per i reati inseriti in alcuni capi di imputazione.
La difesa aveva proposto il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte di Appello di Napoli sostenendo la violazione della legge penale e vizio di motivazione della sentenza, impugnata per avere ritenuto, nel ricalcolo della pena, reato più grave l’associazione a delinquere: il ragioniere non poteva essere promotore e organizzatore della stessa.
Alla Cassazione, nell’udienza dello scorso 7 marzo, è stato chiesto di considerare insussistente l’accusa di emissione di fatture false ma la richiesta è stata rigettata.
De Luca è stato inoltre condannato al pagamento di 2mila euro per le spese processuali.
– Claudia Monaco –