Il cyberbullismo dilaga sempre più tra le nuove generazioni che spesso vengono intrappolate dalla rete. Un pericolo per i giovani che utilizzano i social network e Internet. Di tutto questo si è discusso oggi al Cinema Bolivar di Marina di Camerota, durante l’incontro organizzato dall’Associazione Culturale Elaia.
“La violenza della rete è peggio di quella fisica – ha dichiarato Vincenzo Rubano presidente dell’associazione – è uno strumento utile ma può creare danni irreparabili e va usato con attenzione“.
Sui danni causati dall’utilizzo dello smartphone e di Internet è intervenuto Salvatore Iannuzzi, dirigente del Centro unico di salute mentale in età evolutiva dell’Asl Salerno. “Un uso superiore alle 22 ore settimanali degli smartphone aumenta del 50% il rischio di sviluppare un tumore al cervello – ha dichiarato – l’uso smisurato del web danneggia gravemente il cervello soprattutto se si tratta di bambini“.
“I casi di bullismo e di cyberbullismo denunciati dal 2014 ad oggi sono raddoppiati – ha affermato il Procuratore capo del Tribunale di Vallo della Lucania Antonio Ricci – tutto questo è frutto di una maggiore sensibilizzazione verso fenomeni che fino a qualche tempo fa rimanevano nell’ombra. L’informazione in questo caso produce effetti positivi“.
Presente anche il Colonnello Antonino Neosi che ha sottolineato i pericoli che si nascondo nel Web. “Tutte le forme di pressione che si sviluppano sul web sono pericolose per i ragazzi perché si potrebbe arrivare a fenomeni devianti – ha detto – Non possiamo fare a meno della tecnologia ma dobbiamo sapere come governarla“.
Presenti il sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta e il dirigente scolastico Rosanna Casalino.
– Maria Emilia Cobucci –