La Diocesi di Vallo della Lucania ha avviato il processo di beatificazione di Marzia Filpo, giovane mamma di Cannalonga che rinunciò a curarsi per dare alla luce il suo piccolo.
La decisione è stata annunciata nei giorni scorsi nel corso di una cerimonia per i 52 anni di sacerdozio di don Luigi Rossi.
Marzia aveva appreso della malattia durante la gravidanza ma aveva rinunciato a curarsi, testimoniando fortemente la sua fede, mettendo al mondo il suo piccolo Tommaso Isaia.
Un sacrificio di fede forte: la donna, primario di Radiologia in un ospedale del Lazio, coltivava una profonda vocazione religiosa. Ultima di tre figli, si distingueva fin da piccola per forza e determinazione.
“Marzia era una bella persona e penso sia giusto che venga conosciuta all’interno della Chiesa – ha affermato Monsignore Calvosa, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania – per lei cambierà poco perché penso che si trovi già dinanzi al Signore ma per noi sarebbe una bella testimonianza da far conoscere a tutti. Lei era una persona gioiosa, piena di vita, attenta agli altri, l’espressione della sanità. Questa scelta di salvare la sua creatura è una testimonianza che di questi tempi, con i casi di cronaca che si sentono e che vanno in direzione opposta, ci aiuta a credere nella vita”.
La donna è morta nel 2016, dopo sei anni di dura lotta contro la malattia, sostenuta dalla sua fede e dai familiari fino all’ultimo.