Ha preso il via questa mattina nell’Aula Nigro del Tribunale di Lagonegro, dinanzi al giudice Marrone, il procedimento che fa seguito al rinvio a giudizio avutosi nello scorso mese di giugno per Salvatore Bifolco, 45enne napoletano, e Giuseppina Galdi, 46enne di Baronissi, imputati, a vario titolo, dei reati di maltrattamenti contro familiari conviventi, con l’aggravante di aver agito per motivi abietti o futili, adoperando sevizie e agendo con crudeltà, di omissione di soccorso, di sequestro di persona e di lesioni personali gravi.
L’accusa è quella di aver costretto Veronica Barilaro, 23enne di Teggiano e figlia della Galdi, quest’ultima compagna di Bifolco all’epoca dei fatti, a subire violenze fisiche e morali dal 2012 al 2015. La giovane in quegli anni viveva con la madre e il compagno di lei tra Pozzuoli e Maratea, luoghi in cui si sono consumati i reati di cui la coppia è imputata. Calci, pugni e ginocchiate sono al centro della drammatica vicenda che vede come vittima Veronica che, a causa dei traumi subiti e di cui oggi porta i segni, ha perso la vista all’occhio sinistro, oltre che parte dell’olfatto.
Diverse e tristemente numerose le violenze denunciate dalla giovane, tra cui ustioni sul corpo causate da getti d’acqua bollente e la segregazione, fino alla liberazione nel 2016, quando Bifolco, arrestato per altri reati, si rese latitante, accompagnato dalla Galdi, lasciando Veronica a casa da sola. Solo in quel momento la giovane trovò il coraggio di chiamare il 112 e chiedere aiuto ai Carabinieri che la riportarono tra le braccia del papà.
Nel corso dell’udienza odierna si sono costituite le parti e sono state ammesse le prove così come da loro articolate. Presenti in aula sia Veronica che i due imputati. A difendere la vittima, costituitasi parte civile insieme al padre e al fratello, è l’avvocato Renivaldo Lagreca. In giudizio per il Bifolco (attualmente detenuto per altro reato) l’avvocato Lettieri e l’avvocato Del Chierico per la Galdi.
Espletate tutte le attività regolarmente previste per la prima udienza dibattimentale, il giudice Marrone ha rinviato il giudizio al 9 maggio prossimo, quando in aula verrà ascoltata Veronica.
– Chiara Di Miele –
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