Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani nei giorni scorsi ha ricevuto Mauro Mandia ed Elisabetta Benesatto, i genitori di Claudio, 17enne di Battipaglia che nel febbraio dello scorso anno si è tolto la vita mentre si trovava in isolamento all’interno del campus “Ef Academy” a New York.
La coppia di imprenditori battipagliesi sta lottando per la “Claudio’s law”, una legge che metta al bando punizioni come quelle che sono state inflitte al figlio all’interno della prestigiosa scuola americana in cui si trovava per completare il suo percorso di studi all’estero.
“Grazie per ciò che avete fatto per Claudio e che siamo certi farete in futuro. Che a nessun altro accada ciò che è occorso a Claudio. Mai più” ha dichiarato Mauro Mandia dopo la visita alla Farnesina. Tajani, come si legge su “La Città di Salerno”, si è impegnato personalmente a sostenere la battaglia della famiglia Mandia.
Claudio a causa del Covid aveva tardato il suo ritorno a scuola a New York e per questo motivo, una volta rientrato alla “Ef Academy”, aveva dovuto svolgere numerosi compiti per recuperare il ritardo. Poi i vertici della scuola lo hanno accusato di aver copiato un compito e lo hanno messo in isolamento, lasciandolo per circa 24 ore senza cibo. I genitori hanno scoperto la drammatica notizia della sua morte mentre si stavano recando negli States per festeggiare il suo diciottesimo compleanno.
Gli studenti espulsi dall’Ef Academy, come è stato denunciato ufficialmente, “sono soggetti a condizioni peggiori rispetto ai minori condannati per omicidio nel sistema di giustizia penale di New York“.
La scuola americana, dopo l’archiviazione del procedimento penale, vorrebbe far spostare la causa civile a Zurigo, dove c’è la sua sede legale, ma la famiglia Mandia ha presentato ricorso avverso questa richiesta, pretendendo che tutto venga deciso dai giudici statunitensi.
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