Si è conclusa oggi a Lisbona la 37^ Giornata Mondiale della Gioventù, alla presenza di Papa Francesco.
Al Parque Tejo si è tenuta la messa conclusiva: immancabile la presenza della Diocesi di Teggiano-Policastro. I giovani sono stati accompagnati da don Donato Ciro Varuzza, Direttore dell’Ufficio Pastorale Giovanile diocesano. Presenti anche don Antonio Romaniello, don Michele Capano e don Michele De Luca. Ieri sera, invece, la Veglia, dove hanno preso parte un milione e mezzo di giovani.
Lunedì 31 luglio 15 giovani valdianesi sono partiti da Civitavecchia, la Diocesi di Teggiano-Policastro era affidata alla comunità di Mafara. Qui i pellegrini sono stati accolti dal buon cuore delle famiglie.
I giovani valdianesi, con don Donato, hanno vissuto giorni di speranza e preghiera. E’ un racconto, il loro, fatto di colori e gioia.
“La cosa che mi ha colpito di più è il fatto che tanti giovani abbiano risposto all’invito del Papa di correre da Gesù – racconta Chiara – abbiamo visto ragazzi da ogni parte del mondo e questa è la testimonianza viva che Dio esiste ed è in mezzo a noi. Un momento importante è stata la Via Crucis con i giovani, in ogni Stazione c’era un qualcosa che offriva spunti di riflessione. ‘Io cado con te per rialzarti con me’ è la frase della Via Crucis che mi ha colpito. Importante anche la Veglia di ieri, è come se fossimo stati lì uniti da un unico linguaggio. Durante quei momenti sono comparse delle scritte in cielo, in diverse lingue, a testimonianza di quanto universale sia il Suo amore, che ci invitava ad alzarci, a seguirLo, a uscire dalla monotonia. Dio è presente davvero, non è racchiuso nei limiti dei nostri gruppi, della parrocchia o delle famiglie, è una certezza nella quale viviamo!”.
“E’ stato emozionante vedere i giovani di tutto il mondo radunati nella fede – racconta invece Rosanna – è emozionante constatare che Gesù non chiama solo qualcuno, né solo qualche paese, ma davvero tutti. Importante la Via Crucis, dove abbiamo sentito nostre le parole di Papa Francesco: ‘Occorre correre il rischio di amare, Gesù ci accompagna sempre’. Già dalla cerimonia di apertura il Papa ha fatto sentire i giovani importanti, nonostante le sfide che si possono affrontare, ed ha detto: ‘Per Dio ogni persona è preziosa così com’è e di ciascuna Egli vuol fare un capolavoro’. Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti nella Chiesa. Torniamo a casa con un bagaglio pieno di emozioni e momenti indimenticabili e con le parole dell’omelia di oggi del Papa che ci ricorda di brillare, ascoltare e non temere nulla!”.
“Sono stati giorni importanti per tutti noi – riferisce don Donato – abbiamo vissuto momenti importanti quali la visita a Fatima dove ci siamo sentiti accolti nel Cuore di Maria, la Via Crucis con il Papa in cui abbiamo sperimentato la presenza del Signore che vive nelle croci di tutti i giovani. Per questo non finisce tutto in quella croce, ma siamo chiamati a risorgere e a rinascere”.
“Il Papa poi nella Veglia ci ha ricordato che tutto si paga nella vita ma solo l’amore di Dio è gratuito, un amore che abbiamo visto nel Pane spezzato, alla presenza di oltre un milione di giovani inginocchiati in silenzio. Stamane il Papa nella celebrazione ci ha ricordato di rimanere sempre in piedi”, ha poi aggiunto.
“No tengan miedo” è la frase con cui Papa Francesco, infatti, si è rivolto ai giovani: li incoraggia a “non avere paura”, a lottare per la pace e a non rinunciare a tentare di cambiare il mondo.
Il luogo scelto, Lisbona, è un simbolo di rinascita: dopo uno tsunami che distrusse la città nel 1775, la città per due secoli ha guardato con diffidenza al fiume Tago e all’oceano.
Negli ultimi decenni è tornata ad aprirsi all’acqua e in vista della Giornata Mondiale della Gioventù una vasta area abbandonata è stata trasformata in un parco moderno ed ecologico.
La prossima Giornata Mondiale della Gioventù si terrà a Seul, in Corea del Sud, nel 2027. A Roma nel 2025 si celebrerà il Giubileo dei Giovani.