“Istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, anche quest’anno, ci offre un’importante occasione per accrescere l’informazione sul tema ed intensificare il contributo che tutti, indistintamente, possiamo apportare all’interno della società ed in sostegno delle persone nel disturbo dello spettro autistico, moltiplicando le occasioni di inclusione e di inserimento in un percorso di partecipazione alla vita in modo attivo, pieno e soddisfacente”, è quanto dichiara il vicepresidente della Regione Basilicata e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli.
Come sottolineato, quando si parla di autismo è importante tenere presente anche le ricadute che questa condizione ha sui sistemi prossimali come la famiglia, la scuola e più in generale la comunità poiché essa rappresenta anche una grande sfida sanitaria, educativa, umana e di inclusione. Una condizione per la quale la partecipazione di tutti diviene necessità e stimolo.
“L’emergenza sanitaria ci ha mostrato l’importanza di vivere in una società realmente inclusiva intervenendo sulle situazioni di fragilità e difficoltà, assicurando condizioni di benessere, fondamentale sia per i singoli che per le collettività – continua – Per questo è importante un approccio che non si limiti a interventi ‘spot’ ma che metta in atto una presa in carico globale della persona e che allo stesso tempo, possa tenere in considerazione tutti coloro che ruotano attorno alla persona nei disturbi dello spettro autistico. In quest’ottica ben si inseriscono i recentissimi provvedimenti che abbiamo adottato in Giunta Regionale che stanziano fondi importanti per la cura delle persone nel disturbo dello spettro autistico e per la definizione di una rete territoriale che possa attuare una rapida presa in carico, la continuità delle cure, l’integrazione e l’inclusione sociale e lavorativa, oltre che il reclutamento di personale specializzato. Si tratta di circa 2 milioni di euro destinati alla realizzazione, di concerto con le Aziende Sanitarie Lucane e con gli enti del Terzo Settore, di progetti ed iniziative mirate alla formazione del personale preposto alla diagnosi e al trattamento di questi disturbi, alla ricerca, alla realizzazione di progetti di vita individualizzati, alla creazione di percorsi per la promozione delle competenze di vita e di socializzazione e alla creazione di iniziative e progetti finalizzati a percorsi dedicati agli adulti per un supporto dello sviluppo di competenze lavorative e di autonomia domestica e abitativa”.
E’ intervenuto anche il capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello che negli ultimi anni ha manifestato grande attenzione sul tema dell’autismo e delle fragilità.
“In Basilicata – dichiara Coviello – sono stato promotore di una legge definita a più riprese di civiltà (Legge regionale n.40/2021) approvata all’unanimità, per mettere a sistema una disciplina complessa e mitigare le difficoltà delle famiglie, stanziando importanti risorse che nella manovra finanziaria del 2022 sono state anche incrementate. Terminato l’iter legislativo in seno al Consiglio regionale, sto monitorando scrupolosamente il lavoro del Dipartimento Salute e degli uffici regionali preposti per la delicata fase attuativa. Molto presto le famiglie potranno contare su un Centro di riferimento regionale per l’autismo che avrà la funzione di coordinare, mettendoli in rete, tutti i servizi presenti in regione, prevedendo protocolli diagnostico-terapeutici cui la rete dei servizi dovrà uniformarsi. Infine, mi farò personalmente promotore con il sottosegretario al ministero della Salute, Marcello Gemmato, titolare della delega sull’Autismo, per convocare un tavolo regionale in materia e stimolare questo ed ulteriori interventi futuri e progetti di inserimento nel mondo del lavoro. Lo scorso giugno presso il Centro polivalente di Avigliano un ottimo Fabrizio Bracconeri ha acceso i riflettori su questa tematica, il dietro le quinte di un padre, di una famiglia che rappresenta migliaia di genitori che provano a conciliare il lavoro e le preoccupazioni per il futuro, la quotidianità e i progetti di vita. Ritengo sia possibile una Basilicata più inclusiva e moderna con un cambio di passo in materia di welfare”.