Nella ricorrenza dell’Olocausto e delle vittime dei crimini nazisti, la memoria non si ferma.
Oggi, presso il Museo della Memoria e della Pace-Centro Studi G. Palatucci a Campagna, alla presenza del Prefetto di Salerno, Francesco Russo, sono state conferite le medaglie d’onore a 14 cittadini della provincia, deportati e internati nei lager nazisti negli anni 1943-1945, per i quali il Presidente della Repubblica ha voluto il riconoscimento.
Tra gli altri, ha preso parte all’iniziativa il Comune di Caggiano, paese da cui partì un giovane soldato.
“Questa mattina abbiamo partecipato a Campagna alla consegna della medaglia d’onore al nostro concittadino Sebastiano Cafaro. – ha commentato il sindaco Modesto Lamattina – In un clima di commozione e coinvolgimento, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e militari, il Prefetto ha consegnato nelle mani del figlio Mario Cafaro l’onorificenza alla memoria”.
Alla cerimonia erano presenti anche gli altri figli di Sebastiano Cafaro, Antonio e Giuseppe.
Sebastiano Cafaro nacque a Caggiano il 30 agosto 1914, fu chiamato poi alle armi quale soldato del 1° Reggimento Fanteria Cividale per partecipare alla guerra sul fronte greco. Il 10 settembre 1943 fu catturato ad Atene dai tedeschi e deportato in Germania nel campo di concentramento di Dresda.
Fu liberato dagli alleati e il 28 agosto 1945 fece rientro al suo paese di origine. E’ morto a Pertosa il 9 agosto 2003.
Anche il sindaco di Eboli, Mario Conte era presente all’incontro per la Medaglia in onore di Raffaele Sguazzo. “Ho vissuto la suggestione di consegnare la Medaglia d’onore nelle mani del genero Antonio Filantropia, cittadino ebolitano come la figlia Teresa“.
Gli altri soldati insigniti alla memoria sono Ellanz Miglino di Agropoli, Vincenzo Capozzoli di Aquara, Giuseppe Antonio Consolmagno di Aquara, Lindoro Consolmagno di Aquara, Francesco Paolo D’amico di Polla, Tiziano Gasparri di Polla, Michele Scarano di Pollica, Francesco Cavallone di Sicignano degli Alburni, Domenico Iannone di Sicignano degli Alburni, Nunzio Carrano di Teggiano, Cono D’Onza di Teggiano e Angelo La Maida di Teggiano.