“Registriamo un’estrema differenza tra la città capoluogo e la provincia di Salerno: qui gli omosessuali hanno meno timori a dichiararsi, nonostante il contesto. Salerno è una città con un grado di apertura e accettazione più alto, ma la provincia sta vivendo negli ultimi anni una fase di riscatto.” A dircelo, nella giornata mondiale contro l’omotransfobia, in cui si ricorda la rimozione, avvenuta 26 anni fa, dell’omosessualità dal Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, l’avvocato Miguel Coraggio dello Sportello Legale di Arcigay Salerno.
Anche a Salerno “ci sono ancora forti e concrete disuguaglianze verso le persone trans – continua l’avvocato Coraggio – in particolare in ambito lavorativo: al momento di una nuova assunzione, quando vengono esibiti i documenti, si riscontra l’incongruenza tra identità anagrafica e quella di genere e vengono mandate a casa. Trovano negli enti pubblici ambienti ostili visto il trattamento di serie b che viene loro riservato.”
Negli ultimi anni il dibattito sulle unioni tra persone dello stesso sesso, confluito nell’approvazione della legge in materia appena una settimana fa, ha di sicuro accelerato i processi di inclusione sociale ma non ha estirpato la “paura del diverso”, nè annullato le violenze fisiche e psicologiche ai danni delle persone lgbt. A riguardo, è intervenuto anche il Capo dello Stato Mattarella: “È inaccettabile che l’orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno.”
– Gianpaolo D’Elia –