Pomeriggio all’insegna della legalità ieri a Padula, con la visita del giornalista Sandro Ruotolo.
Il giornalista ha visitato la Casa Museo Joe Petrosino, importante tassello di legalità, luogo di nascita del poliziotto ucciso il 12 marzo 1909 a Palermo, recentemente restituita al pubblico dopo l’acquisto da parte del Comune e i lavori di ristrutturazione. Un ospite già noto a Padula con un importante filo conduttore: lo scorso anno Ruotolo ha, infatti, ricevuto il prestigioso Premio Internazionale Joe Petrosino, conferito alle personalità che si sono distinte nella lotta alle mafie.
Il giornalista è sotto scorta in seguito alle minacce di morte del capo del clan camorristico dei Casalesi, Michele Zagaria, per il reportage di “Servizio pubblico” sull’inquinamento da rifiuti tossici nella cosiddetta Terra dei Fuochi, trasmesso su La7 il 29 dicembre 2013.
La visita ha visto la presenza, tra gli altri, del docente dell’Università di Salerno Marcello Ravveduto, del sindaco Paolo Imparato, dell’assessore alla Cultura Filomena Chiappardo, del pronipote di Joe Petrosino Nino Melito Petrosino, del Maresciallo Filippo Maniglia, Comandante della Stazione Carabinieri di Padula, del presidente Vincenzo Lamanna e dei soci dell’ “Associazione Internazionale Joe Petrosino”.
“La visita di oggi – ha dichiarato l’assessore Chiappardo – è un momento di sensibilizzazione e avvia un discorso più ampio che faremo con le scuole a dimostrazione di quanto oggi sia attuale il messaggio di Joe Petrosino”.
“E’ fondamentale la memoria – ha dichiarato Ruotolo – un paese senza memoria non ha futuro e la storia di Joe Petrosino insegna tanto. E’ importante dare un’alternativa alla generazione dei Pokémon e costruire un futuro di legalità”.
“Sono tante le figure che hanno combattuto contro la criminalità e sono figli di queste terre – ha sottolineato – Noi non dobbiamo aver paura di denunciare e di educare alla legalità”.
Il giornalista, in conclusione, ha visitato il Museo Civico Multimediale.
– Claudia Monaco –