Gestivano a casa una vera e propria centrale dello spaccio. Per questo motivo a Potenza, nel popoloso quartiere di Bucaletto, i Carabinieri hanno arrestato padre e figlio, rispettivamente di 60 e 22 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Entrambi hanno già precedenti simili e sono stati scoperti in flagranza di reato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Potenza, guidati dal Capitano Gennaro Cascone.
Una perquisizione a casa dei due, che vivono insieme in un prefabbricato, ha portato alla luce un sistema ben organizzato per la detenzione e spaccio della droga. Oltre ad una cosiddetta “pietra di cocaina“, del peso di 22 grammi, i carabinieri hanno scoperto in casa un frullatore elettrico, che serviva per amalgamare le dosi di cocaina, un bicchiere contenente una sostanza che serve per il taglio della droga, denominata “mannite“, due coltelli e quattro trita erba. Scoperti e sequestrati anche un bilancino di precisione, diverse bustine in cellophane, quasi certamente per la preparazione delle dosi, e banconote da 20 e 50 euro, per un totale di 1.000 euro.
A destare sospetti, e a dare il via all’operazione, un continuo via vai segnalato e poi appurato dai Carabinieri nei pressi della loro abitazione.
Padre e figlio, su disposizione del Magistrato di turno della Procura di Potenza, sono stati trasferiti presso la casa circondariale “Santoro” di Potenza. Le indagini dei Carabinieri adesso si concentreranno per capire tutte le modalità di approvvigionamento, trasporto e distribuzione della droga, sia nel capoluogo che in provincia.
– Claudio Buono –