Il responsabile del Servizio di Polizia Municipale di San Rufo, Tenente Antonio Manzione, presenta la proposta per la gestione associata del Servizio di Polizia Municipale ai sindaci dei comuni di San Rufo, Teggiano, Sassano, Monte San Giacomo, San Pietro al Tanagro e Sant’Arsenio.
“Nei giorni scorsi ho colto al volo le riflessioni esternatemi dal sindaco di San Rufo, Michele Marmo, che mi riportava una proposta del sindaco di Teggiano, Michele Di Candia, il quale, in sede di riunione per il PNRR, aveva manifestato la possibilità di un’associazione del Servizio di Polizia Municipale tra comuni territorialmente limitrofi e quindi, aggiungo, di simile estrazione storico/sociale – si legge nella proposta -. Forse la pandemia, forse il presente magro in una prospettiva futura ancora più scarna ha alimentato tali riflessioni; non ha importanza, l’importante che il ‘Politico’ pro tempore abbia preso maggiore consapevolezza delle necessità di sicurezza del cittadino, del ruolo dell’Ente locale nell’essere vicino al cittadino/utente. Quindi un particolare plauso ai due sindaci Marmo e Di Candia per questo momento di lungimiranza, perché è indubbio che la Polizia Municipale è il biglietto da visita di un territorio, un territorio senza ‘Vigili’ e di nessuno è un territorio non amministrato, lasciato a se stesso, vinto”.
“La Polizia Municipale – continua – non è solo applicazione di norme ma nei nostri Enti di piccole dimensioni rappresenta la trasversalità: spesso siamo i destinatari di note e telefonate che non si sanno dove collocare, siamo gli aggiustatori di situazioni delicate (avvisiamolo per il suo bene o per evitare precedenti), siamo coloro che devono elevare sanzioni in una versione delicata (quasi extra legem), anche se siamo comunque Agenti ed Ufficiali che rispondiamo anche alla richiesta telefonica della signora che, costretta in quarantena con necessità di recarsi al distretto sanitario per fare il tampone, in quanto priva di auto non sa come fare e allora chiama per avere la soluzione (fantastica); siamo anche coloro che devono garantire la tutela degli animali da affezione oppure altri organi ti chiamano affinché si avvisi prima della pompa magna; dulcis in fundo, anche le residuali notifiche, semmai qualche collega si trova in un procedimento giudiziario perché aveva notificato degli atti e non aveva, con gli altri occhi a disposizione, notato che l’opificio non era in regola con le norme per la sicurezza del lavoro”.
Secondo Manzione, se si mira alla rinascita dei borghi per competere con gli altri attrattori, questi devono essere belli, puliti, interessanti e organizzati e non si può prescindere dalla presenza della Polizia Municipale perché tali obiettivi passano anche attraverso un’azione di vigilanza urbana. “Avere un solo Servizio di Polizia Municipale che opera su più territori limitrofi può costituire, anche al sud di questa provincia un modello di gestione della sicurezza del territorio, un esempio praticabile e da attuare. Ma per fare questo bisogna uscire dalla propria rocca, e solidarizzare con il vicino, fare rete, associarsi, predisporre un’unica dotazione organica del personale, mutuare un unico Regolamento, razionalizzare le risorse strumentali”.